Manné accatté ‘u petrusüne

Manné accatté ‘u petrusüne loc.id. = rifiutare, mandare indietro, non accettare

Alla lettera significa: mandare qlcu a comprare il prezzemolo. Ossia, non propriamente mandare una persona a quel paese, ma figuratamente e con eleganza – non ritenendola idonea, degna, meritevole – classificarla una nullità, come un infante cui non si può affidare un incarico impegnativo.

La pittoresca locuzione si pronunciava in risposta, ad esempio, a chi chiedeva se davvero una ragazza avsse ricevuto profferte d’amore da un giovinotto, non ritenuto proprio il principe azzurro:

E che fazze? ‘U manne accatté ‘u petrusüne? = Che me ne faccio di un soggetto così?

Come per dire: non è il mio tipo, non mi piace, non sento attrazione vero costui, non mi è simpatico, è ancora un ragazzino, può fare solo il garzone di bottega, andasse a proporsi a qualcun’altra, ecc..

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