Nannurche s.m. = Orco.
Nannùrche era lo spauracchio che le nostre mamme ci paventavano per indurci a stare buoni.
Ce lo descrivevano come un cannibale che mangiava i bambini e che era dotato anche di una voce bestiale.
Se qualcuno alzava la voce un po’ troppo, veniva invitato a calmarsi con: “Statte calme, ch’assemìgghje a Nannurche!” = Calmati, che sembri un orco.
Per rendere l’invito più perentorio, si aggiungeva la dimora dell’orco perché faceva assonanza: Nannurche abbàsce a l’ùrte = l’Orco giu nell’orto.
Meno male che noi non siamo venuti su complessati, dopo tutte queste cose orribili ci hanno raccontato le mamme e le nonne! Roba da film horror
Ma noi monelli facevamo credere di temere l’orco, e sotto sotto ce la ridevamo…
Non so se esisteva al femminile Nannòrche… Un’orchessa ci avrebbe fatto ridere al solo nominarla!
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