Pezzarèlle

Pezzarèlle s.f. = Dolcetto

Dolcetto secco familiare, che si preparava per le grandi ricorrenze.

Un po’ come i Pavesini, era composto solo di farina, zucchero e uova. Dall’impasto piuttosto sodo si ricavavano a mano tante palline che si ponevano su una larghissima teglia unta per la cottura nel forno pubblico.

Le massaie più fantasiose ponevano i cima alla pallina un chicco di caffé abbrustolito. Durante la cottura la pallina si abbassava un po’ e il risultato finale era una mezza sfera, una cupoletta, con un puntino nero in cima.

Si offrivano le pezzarèlle assieme ad un il liquore fatto in casa (‘u resòlje = il rosolio).

Si può dire anche pizzarèlle, ma non ha niente a che vedere con le pizzette!

In epoca più moderna era chiamata ‘a pastarèlle, ma non mi piace (il termine, non il dolce).

Ora questo dolcetto genuino non si fa più in casa. Si compra quella pasticceria secca, già pronta, in scatole rotonde di latta, con provenienza olandese o da Paesi scandinavi.

foto di Gigi Lombardozzi

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