Tag: aggettivo

Cujöte 

Cujöte agg. = Calmo

In italiano si può tradurre letteralmente con quieto, nel senso tranquillo, sereno, calmo, riferitio a persona, o all’andamento meteorologico.

Stàtte cujöte! Momò vüte ca torne. = Sta’calmo! A breve vedrai che tornerà.

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Cucìvele

Cucìvele agg. = Cottoio

Cottoio, è riferito a legumi di facile cottura. “Sti fasule so pròpete cucìvele!”

Si usa questo aggettivo per definire anche ai soggetti molto facili all’innammoramento.

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Crudìvele

Crudìvele agg. Difficoltoso a cuocere

E’ in contrario di cucìvele = cottoio, che si cuoce facilmente riferito specificamente ai legumi-

Non penso che in lingua italiana ci sia un aggettivo specifico che renda l’idea.

Potrebbe andare, forse, ‘refrattario’ ma così si passa alla terminologia dei fornaciai.

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Crjüse 

Crjüse agg. = Ridicolo, buffo.

Ammessa anche la pronuncia: crejüse crijüse. Al femmilile fa crjöse, crejöse, crijöse.

Simile all’italiano curioso, buffo di aspetto, strano, bizzarro. O che fa affermazioni che contrastano con le nostre (che ovviamente sono quelle giuste).

Che sté decènne, ‘u sé ca sì crjüse? = Che stai dicendo? Lo sai che sei bizzarro, strampalato?

Può designare l’aspetto non proprio da Adone di qlcu. In questo caso si usa al vezzeggiativo, quasi a scusarne le fattezze.

‘Stu giovene jì un pöche crjüsjille = Questo ragazzo è un po’ sgraziato.

L’italiano “curioso” nel senso di desideroso di sapere, o che vuole sapere ogni cosa per conoscere fatti altrui dicesi ndrjànde.

Grazie a Lino Brunetti per il suggerimento.

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Cremöne

Cremöne s.m. = Cremore di tartaro

Il Cremore di tartaro è un sale acido presente nell’uva e nel vino, che viene estratto senza aggiunta di additivi chimici.

Trova impiego specialmente in pasticceria con aggiunta di bicarbonato di sodio nel rapporto di 2:1 per ottenere un eccellente lievito naturale per dolci.

Credo che sia la composizione delle famose bustine di lievito “Bertolini” o “Pan degli Angeli”, conosciute da tutte le brave massaie.

Insomma è un lievito chimico, chiamato anche crescemjinde = crescimento, che accresce

Una volta si comprava sfuso in drogheria. Le dosi ce le consigliava il droghiere stesso, Viscardo, una persona paziente, in base al peso della farina e del tipo di dolce che si voleva proparare.

Come aggettivo riferito a persone, cremöne significa babbeo, tontolone, ingenuo, fessacchiotto.

Uhé, cremöne, spùste ‘stu carrùzze! = Ehi, babbeo, sposta questo motocarro!

La foto della locandina è stata inviata da Gigi Lombardozzi

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Cóste

Cóste agg. = Questo

Aggettivo dimostrativo solo al maschile, sempre seguito dal sostantivo che modifica, indica persona o cosa vicina nello spazio o nel tempo a chi parla.

Qualu libbre agghj’accatté, cóste o cóste? Tutt’e düje!= Quale libro devo acquistare, questo o quest’altro? Entrambi

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Còsse-lùnghe 

Còsse-lùnghe agg. e s.m.= Gran camminatore

Propriamente non significa maratoneta, che copre a piedi grandi distanze, né che ha gambe lunghe, come è la traduzione letterale…

Specialmente al femminile, còsse-lònghe definisce chi o che ha l’abitudine di jì caserjànnejì jattjànne

Ossia ragazze che non hanno voglia di sbrigare le faccende domestiche ma che trovano ogni occasione per andare a passeggio o a far visita alle amiche.

In effetti che siano slanciate o no, comportandosi così diventano sempre còsse-lònghe = cosce-lunghe!

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Códde

Códde agg. = Quello

Aggettivo dimostrativo sempre seguito dal sostantivo che modifica, indica persona o cosa lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta.

Cacce a códd’u chéne! = Manda via quel cane!

Diccìlle a códd’u giovene ca venèsse cré matüne = Diglielo a quel giovane di venire domattina.

Códde jì ‘nu pòvere a jìsse = Costui è un poveraccio, un miserabile (anche in senso lato)

Al femminile fa quèdde

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Cianguljìre

Cianguljìre agg. = Goloso

Goloso specialmente di dolciumi.

Sto per dare una spiegazione per nulla scientifica: mi piace pensare che il termine ciangulj’re derivi da “gola”.

Immagino che significhi: quello che vede ce l’ha già in gola

La desinenza -iere (come barbiere, salumiere) in dialetto si volge in -jìre

Al femminile fa ciangulöre

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Cialluttöne

Cialluttöne agg. = Chiacchierone, pettegolo

Non sono certo della resa in italiano.

A me dà l’impressione di un tipo pettegolo e chiacchierone. Qui a Matera (e non siamo nel Lombardo-Veneto) cialleddé significa forbiciare, spettegolare, come il nostro zingarjé, furbecé.

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