Tag: verbo intransitivo

Acchjangàrece

Acchjangàrece v.i. = Ammassarsi

Diventare duro e ammassato come una chjànghe = basola da pavimentazione stradale.

Si riferisce per esempio al materasso, al guanciale, o più specificamente alla pasta cotta e condita che non viene consumata subito e si ammassa nel piatto (C’jì acchjanghéte).

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Addemuré

Addemuré  v.i. =  trattenersi, tardare, indugiare, fare tardi;

Etimologia: derivato dal latino demoror ; attraverso il francese demeurer  e lo spagnolo demorar .

La dominazione degli Angioini e dei Borboni ha lasciato una lunga traccia nel Sud Italia.

Lo stesso verbo è usato in Puglia, e Basilicata e perfino nel Catanzarese e in Sicilia.

Cum’jì ca Giuànne addemüre? = Come mai Giovanni ritarda?

N’addemuréte! = Non ritardate! Fate presto.

In Calabria e in Sicilia dicono ‘ddimuràri e addimurari.

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Cuitàrece

Cuitàrece v.i. = acquietarsi, placarsi

 

Il verbo si riferisce specialmente al mare che, dopo una burrasca, si placa e sondeggia con calma.

Il grido disperato delle mamme:

stàteve cujöte nu menüte = state calmi almeno per un minuto!

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Zucculié 

Zucculié v.i. = Aggirarsi maliziosamente

Girare con insistenza intorno a un luogo alla ricerca di qlco o di qlcu per concludere affari un po’ loschi.

Add’jì ca jéte zucculiànne? = Dov’è che andate aggirandovi?

Etimo incerto: probabilmente si riferisce alle zoccole (Surmolotti), topi delle fogne, che escono prevalentemente di notte.

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Ammurré

Ammurré v.i. = Impuntarsi, incaponirsi, recalcitrare

Ostinarsi con caparbietà, impuntarsi, recalcitrare.

Il verbo deriva dal latino ad murra (minerale duro usato anticamente per fare vasi e coppe).

Uì, ò ‘mmurréte cum’a ‘nu müle! = Eccolo, si è ostinato come un mulo. Si è impuntato. Non vuole ascoltar ragioni.

Ammurré significa anche agire  in un modo irrazionale e non condivisibile, seguendo spazientiti il proprio istinto irruento.

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Trasì

Trasì v.i. = Entrare

Passare dall’esterno all’interno; andare dentro.

Probabilmente ha etimologia latina: trans-ire = passare attraverso.

C’è permèsse? Chi jì? Mariànne: Uhé, trèse, trèse!= Permesso? Chi è? Marianna. Ehi! Entra, entra!

Matto’ trése jìnde, proprje mo’! = Matteo, entra, proprio adesso (non perdere altro tempo)!

Questo verbo, con  le varie inflessioni, si usa in tutto il Sud.

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Sturlaché

Sturlaché v.i.= Blaterare

Parlare sempre, a proposito e a sproposito, a lungo e a voce alta.

Le persone che ascoltano dicono: Avàste! So’ tre jöre ca ce sté sturlacànne!!
Ossia: Ci hai storditi, intontiti, scimuniti con il tuo interminabile sproloquiare.

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Stizzeché

Stizzeché v.i. = Piovigginare

Accettabile anche la versione più antica stezzechéje

Piovere leggermente, con gocce minute

Giuà, guarde ‘nu pöche före, che fé ‘u timbe, chjöve? No, stezzecöje. = Giovanni, guarda un po’ fuori, che fa il tempo, piove? No pioviggina.

Qualche buontempone rispondeva: stìzze-cazze-cöje…

Il verbo deriva dal sostantivo stizze o anche stìzzeche = goccia, stilla. Quindi sarebbe come dire: gocciolare, stillare.

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Stagné

Stagné v.t.v.intr. = Stagnare

1) Stagné v.t. = interrompere il flusso del sangue che esce da una ferita, fermare l’emorragia con mezzi chirurgici o chimici. Talvolta cessa spontaneamente.

Enjinde quanta sànghe ca m’assöve dau nése! C’jì vulüte tjimbe per stagnàrle = Ho avuto una copiosa epistassi. C’è voluto tempo per fermarla (emostasi).

2) Stagné v.t. = Rivestire o saldare con uno strato di stagno per evitare che le pentole di rame rilasciassero particelle nocive nella cottura dei cibi.

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Spusté

Spusté v.i. = spostare, impazzire

In effetti sembrerebbe ovviamente solo il verbo spostare.Invece ha un significato più grave: impazzire.

Ma forse perchè se si sposta una rotella nel cervello si ammattisce davvero.

Cum’jì sì’ spustéte? = Com’è, sei impazzito? Si dice a qlcu che fa delle proposte o delle avances esagerate.

Che fé, spuste e vé ‘ncarròzze? = Che fai, impazzisci e vai in carrozza?

Qui spuste=impazzisci, perche sembri meno offensivo, lo si confonde con spuse=sposi, e naturalmente va in carrozza scoperta con il/la consorte.

In Germania dicono simpaticamente “ha una vite allentata”, ovviamente nel cervello.

Comunque quello che è spostato, è certamente il cervello. Infatti  ha cambiato posto, è altrove, e perciò, come si dice in italiano, è “fuori di testa”

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