Categoria: E

Èrve 

Èrve s.f. = Erba

Erba in genere.

Si intende principalmente quella spontanea dei prati sulla quale si mandano a pascolare le bestie o per ricavarne biade.
I pascoli coltivati a scopo foraggiero, producono l’èrva mèdeche = erba medica(Medicago sativa)

Le erbe campesti raccolte per uso commestibili (rucola, bietoline, cicorie, borragine ecc.) sono chiamate genericamente fògghje (non fronne) = foglie.

Il termine generale include anche le alghe che finiscono nella rete a strascico nelle batture di pesca.

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Evògghje 

Evògghje avv. = Certamente, Sicuro, Altroché, Magari

Esiste ancora l’antica variante “Avìsse vògghje!” = Avessi tu tanta voglia (di farlo), volessi farlo! Potrai avere pieno soddisfacimento.

E’ una risposta ovvia e positiva ad una qualsiasi domanda proveniente dall’interlocutore.

Giuà, te piàcene i ciammarüche? Evògghje! = Giovanni ti piacciono le lumache? Altrochè!

Ma a ‘stu pajöse ce jüse a ballé de Carnevéle? Avìsse vogghje! = Ma a questio paese si usa ballare a Carnevale? Avessi tu voglia (di ballare)!

Canusciüte alla mamme de Frangische? Evògghje! = Conoscete la madre di Francesco? Certamente.

Talvolta, usato in antifrasi, esprime ironicamente una risposta di significato opposto.
Mattöje ce jàveze sóbbete a matrüne? Evògghje…= Matteo si leva presto la mattina? Certo!

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