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Pulezéne

Pulezéne top. = Pulsano

Amatissimo sito dei Manfredoniani, posto sul Gargano a pochi km dall’abitato, cui si accede attraverso il famoso tratturo: ‘u trattüre de Pulezéne.

Pulsano è anche il nome di una cittadina in Prov. di Taranto.

Pulsano sul Gargano è una Abbazia antichissima, fondata da San Giovanni de’ Scalzonibus (moderno Scalcione) di Matera intorno all’anno 1100.

L’Abbazia fu depredata nel 1966 di un’icona bizantina del XII secolo, molto simile a quelle coeve (Siponto, Trani, Monopoli, ecc.), che non fu mai più ritrovata.

Per secoli abbandonata, ora, grazie ad una comunità religiosa ivi insediata, sta ritornando ad essere un forte richiamo spirituale per i pellegrini diretti al Gargano.

Uno “storico” locale  fece risalire il nome Pulsano a un prodigio avvenuto per merito dell’intercessione della Vergine ivi venerata: la guarigione di una persona nata con il polso lussato: quindi polso sano = polsano = Pulsano. Io andrei cauto su questa spiegazione.   Lo stesso autore attribuì il toponimo Zapponeta alla straordinaria feracità del terreno (come dire: zappa-monete, ossia se tu zappi, se tu lavori, il terreno frutterà tanto da arricchirti come se coltivassi monete, magari d’oro…)

Quel signore era sicuramente dotato di una fevida fantasia creativa!

A settembre noi ragazzi andavamo a piedi a Pulezéne più per evasione e per attrazione verso le pulzelle che per richiamo religioso. Ma eravamo monelli.

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Pógghje

Pógghje (alla) top = Puglia piana

Pógghje, si pronuncia con la ó molto stretta.

Con il termine alla Pógghje intendiamo indicare solo il Tavoliere di Puglia, ossia la Puglia piana.

A Manfredonia la Pógghje è la Puglia piana, ossia il Tavoliere, in contrapposizione alla Puglia garganica o alla Puglia Murgiana (Terra di Bari ) o alla Puglia Salentina di cui non si sapeva nemmeno l’esistenza.

In effetti i braccianti agricoli locali non si spingevano oltre la Daunia pianeggiante durante la stagione del raccolto cerealicolo.

Auànne so stéte a fatjé alla Pógghje = Quest’anno sono stato a lavorare nella Puglia piana

 

 

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Pìmmena-chjüse

Pìmmena-chjüse topon. = Pugnochiuso

Famosissima località turistica del Gargano, nei pressi di Vieste, che dapprima era nota ai pescatori locali come punto di riferimento.

Essi erano e sono in grado di localizzare con denominazioni appropriate, palmo a palmo, tutta la costa dauna, dal Fortore all’Ofanto…e anche oltre.

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Pertüse ‘u mòneche

‘U pertüse ‘u Mòneche top. = Il pertugio del monaco.

Niente orifizi del frate….

Si tratta di una gradinata in pietra, costruita nelle antiche mura sul lato mare della città, che mette in comunicazione Corso Manfredi con il sottostante largo Diomede.

Usata da secoli dai pescatori per scendere al mare.

Si presumeva erroneamente che il notissimo toponimo derivasse dal fatto che il passaggio era usato anche dai frati del vicino Convento di «Santa Maria delle Grazie» per recarsi a mare al Mandracchio per le loro abluzioni estive.
In questo caso avrebbe dovuto chiamarsi «‘U pertüse ‘i mùnece» al plurale, come «‘A grotte ‘i mùnece»,  verso “Cala del fico” ove fino all’avvento dell’ANIC ci andavano effettivamente d’estate.

Il dott. Matteo Rinaldi invece  ragionevolmente sostiene che il “monaco” in questione non si riferisca ad un frate, bensì ad un argano – uno dei tanti significati della voce dialettale (clicca→) mòneche – collocato anticamente sul quel ballatoio per issare e calare merci  dalla/alla sottostante spiaggia Diomede.
In definitiva la traduzione corretta è “il passaggio dell’argano”

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Mundìcchje

Mundìcchje topon. = Monticchio

Questo toponimo identifica una delle quattro zone in cui idealmente si suddivideva la città di Manfredonia (oltre a Söpe-a-Trjüne, Före-a-Porte e Abbasce-a-mére).

Questo intero rione, città nella città, è sorto al di fuori di Porta Montanara, abbattuta negli anni ’20. Era ubicata nelle mura che chiudevano ad est la città, su Via Torre dell’Astrologo, nei pressi della Farmacia Giornetti.

Per la rapida espansione della città alla fine della prima Guerra Mondiale, e vertiginosamente nel secondo dopoguerra, questo è diventato il più popoloso quartiere di Manfredonia anche a causa della migrazione interna proveniente dai paesi garganici, da Monte Sant’Angelo in prevalenza.

Forse il suo nome può derivare proprio da questo: Monticchio = una piccola Monte S.A. (senza voler essere blasfemo: un po’ come Brooklyn, detta Little Italy = Piccola Italia a New York).

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Mezzanöne

Mezzanöne top. = Borgo Mezzanone

Enclave manfredoniana in territorio di Foggia.

Borgo sorto ad opera dell’Ente Riforma Fondiaria nell’immediato dopoguerra.

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Mezzanèlle

Mezzanèlle top. = Mezzanelle, terreni tra il monte e il piano.

Toponimo indicante il territorio in pendenza da Via Barletta alle pendici del Gargano sotto Pulsano.
Per secoli sono state invase da piante di fichidindia. Usato anche come pascolo. Terreno sassoso e roccioso, che non consentiva altro tipo di coltivazione.

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Grotte ‘i mùnece (‘a)

La gròtte ‘i mùnece top. = La grotta dei frati.

Si tratta di una cala sabbiosa, ed era usata dai fraticelli e dagli allievi del Seminario d’estate per le loro abluzioni, almeno fino agli anni ’60, perché un po’ isolata verso Calafico.

Aveva un accesso un po’ difficoltoso, che tuttavia non spaventava i giovani studenti, che vi giungevano in fila come tanti soldatini, con le loro tuniche scure.

Aveva il vantaggio di essere isolata, lontana da sguardi indiscreti. La “grotta” era dotata di una sorgente di freschissima acqua salmastra, che consentiva una doccia naturale per torgliersi di dosso la salsedine dell’acqua marina.

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Fundénaröse

Fundénaröse top. = Fonte Rosa

Borgo rurale sorta nel dopoguerra ad opera dell’Ente Riforma Fondiaria.

Ubicato verso Ortanova, nella Puglia piana.

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Före-a-Porte

Före-a-Porte topon. = Fuori Porta

È una delle quattro direttrici in cui idealmente si suddivideva la città di Manfredonia (oltre a Mundìcchje, Söpe-a-Trejüne e Abbasce-a-mére).

Före-a-Porte è l’abbreviazione di Före-‘a-Porte-de-Fogge = Fuori della “Porta di Foggia”, e comprende la zona da Via Palatella/Piazza Marconi fino al Palazzo Rosso, ossia fino all’ultima casa esistente all’epoca. Negli anni ’30 la città ha espanso ulteriormente le sue costruzioni verso ovest, e la propaggine è tuttora chiamata Stazziona-Cambagne.

Fino al 1920 esistevano le mura medioevali con diverse porte di accesso in città. Quella di ponente, rivolta verso il Capoluogo dauno, era chiamata “Porta di Foggia”. La zona al di là delle mura naturalmente era identificata come “fuori” di questa porta.

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