Tag: toponimo

Cutüne

Cutüne s.m., top. = Pozzanghera

Pozza di acqua piovana, sporca e fangosa formatasi sulla strada o nei terreni.

Per estensione dice anche di stagno, laghetto al posto di ‘u léghe = il lago.

E cóste jì ‘nu léghe? cóste jì ‘nu cutüne! = E questo è un lago? Questo è una pozzanghera!

Esiste una masserìa in agro di Manfredonia detta proprio Cutüne, sulle mappe segnata come Cutino.

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Cunzarüje

Cunzarüje s.f. e top. = Conceria

1 – cunzarüje s.f. = conceria, stabilimento che si occupa della conciatura delle pelli degli animali per trasformale in cuoio.

2 – Cunzarüje = toponimo di Manfredonia che indica una zona costiera, caratterizzata da scogliera, che va dalla prima cala prospiciente l’Hotel Gargano e fino all’Acque de Crìste. Tutti sappiamo dov’è! Evidentemente in passato vi si conciavano le pelli, dato che l’abitato si fermava molto prima, diciamo prima di Via Pulsano (Chiusa di Ze Chìcchje) e Via Monfalcone.

Ricordo io che negli anni ’50 già arrivare in coppia alla Rotonda era considerato una trasgressione perché, quel luogo era appartato e fuori mano. Essendo frequentato da coppiette, era ritenuto un luogo di perdizione…

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Còppe ‘u ujinde

Còppe ‘u ujinde top. = Altura del vento

Toponimo indicante una località a pochi km da Siponto in direzione Foggia, praticamente all’innesto della nuova SS 89 per Foggia.

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Chianca-Masille

Chianca-Masille top. = Chianca Masiello, Chianca Masitto

Zona costiera a est di Manfredonia, a confine con Varcaro, ricadente nel territorio di Monte Sant’Angelo.

Questo toponimo deriva con ogni probabilità dal nome “Tommaso”, l’antico proprietario del terreno circostante, e dalle successive trasformazioni e storpiature: Tommaso, Tommasiello, Masiello, Masìlle (Masìdde con pronuncia montanara). 

La chianca (←clicca) è una basola di pietra lavica o calcarea, usata per la pavimentazione stradale (basolato). In questo caso si intende la scogliera piatta usata quale punto d’approdo per natanti,  uomini e cose.
Viene pronunciata “chianga” per l’addolcimento di alcune consonanti, tipico della parlata meridionale anche dei termini italiani (Andonio, trendacingue, sono condendo, tu non zai, ecc.), ed è legato indissolubilmente al nome Masiello.

La zona fino a pochi anni fa questa località era conosciuta soprattutto dai pescatori  quale punto di riferimento costiero.  Da pochi anni si è rivelata un’incantevole attrazione per i turisti locali durante la stagione balneare.

La località Chianca-Masìlle/Masìdde attualmente viene riportata sulle mappe turistiche come «Chianca Masitto», a mio parere italianizzato con evidente forzatura, sfalsando il nome originale. 

Vi sbarcarono i Turchi  dalle loro 52 galee nella famigerata incursione del 16 agosto 1620 con la quale e per tre giorni misero a ferro e fuoco la città di Manfredonia.   E questa è storia nota.

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Abbasce-Culìcchje

Abbasce-Culìcchje top. = Zona Boccolicchio

Il toponimo indica la parte dell’abitato di Via Maddalena e relative traverse, da Piazza Marconi all’incrocio con Via Campanile. Talvolta si usa dire Abbasce-u-culìcchje

Il prevalenza nel secolo scorso era popolata da pescatori, data la prossimità del mare, facilmente raggiungibile.

Alcune sue abitazioni a piano terra, costruite nel sec. XVII direttamente sugli scogli, sono tuttora dotate di acqua corrente attinta attraverso un pozzetto, dalla sorgente di acqua salmastra che corre al di sotto della loro pavimentazione fino al mare.

L’acqua corrente a quell’epoca non esisteva nemmeno nelle case dei notabili locali, che usavano l’acqua piovana accumulata nelle consuete fangose cisterne.

Erroneamente era ritenuto fino agli anni ’50 un quartiere povero e malfamato, abitato da tipi poco raccomandabili, una specie di ghetto, di banlieu, di bassifondi.

Etimologicamente deriva da vùcchele = vicolo.
Quindi vucculìcchje, vicoletto, nel corso degli anni si è pronunciato in forma contratta in culìcchje fino ai giorni nostri.
E nessun Manfredoniano, sapendo bene di che si tratta, si è mai sognato di tradurre  culìcchje in “culetto…”

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Abbasce-a-mére

Abbasce-a-mére topon. = Lungomare

Va bene anche scritto Abbascia-mére

Questo toponimo identifica una delle quattro zone in cui idealmente si suddivideva la città di Manfredonia (oltre a Söpe-a-Trjüne, Före-a-Porte e Mundìcchje).

Praticamente è tutta la fascia costiera a ridosso dell’abitato, anche in questo versante una volta cinto di mura, dal Torrione del Fico al Castello.

Le mura di cinta avevano una porta di accesso all’altezza di Via Campanile, chiamata Porta Boccolicchio.
Questa fu abbattuta a fine 1800 per consentire la costruzione della scuola Bozzelli, inaugurata nel 1903.
La Porta Boccolicchio è qui ripresa in una Foto dell’epoca dai F.lli Alinari di Firenze. Altri hanno  attribuito la foto al nostro  locale  pioniere fotografo Valente. Nel dubbio ho citato entrambi i presunti artisti che ci hanno comunque ci hanno tramandato un ricordo storico per rammentarci l’avvenuto scempio.

Un altro varco  è il notissimo Pertüse-u-mòneche= Foro, breccia, apertura del monaco, forse perché in corrispondenza del Convento dei Francescani.

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