Bezzöche

Bezzöche agg. e s.f. = Devota, pia, bigotta, timorata di Dio

La bezzöche  specificamente è una donna avanti negli anni che va  in chiesa ogni giorno alla stessa ora, e si dedica con zelo e fervore alle preghiere, ai canti religiosi e alle pratiche di devozione.

Tuttavia il termine bezzöche ha assunto una valenza molto negativa, ma non per la frequentazione delle donnette a tutte le funzioni della Chiesa. Questa già di per sè sarebbe una cosa buona e meritoria.
Invece queste famose bezzöche sono malviste perché ritenute pedanti, chiacchierone, pettegole (tagghja-tagghje). E poi capaci con le loro voci stridule di rendere inascoltabili gli antichi e bellissimi inni liturgici.
In effetti anche i più bei canti gregoriani per bocca loro diventavano nenie storpiate e strascicate talmente tanto da far addormentare i fedeli.

Non parliamo poi della storpiatura del latino!
Et anticum documentum.. diventava com’è antico lu cunvento…

Tutto un programma.

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Il sostantivo al maschile suona bezzuche. 

Negli uomini è raro trovare soggetti che si dedichino alle pratiche religiose con tanta assiduità come accade alle donne, o che si occupino tanto di gossip casarecci.

Ricordo mia nonna che citava una “chiusa di ulivi” (un uliveto recintato) vicina all’abitato di Manfredonia di proprietà de  ‘U Bezzuche, ma credo che in questo caso sia un semplice soprannome.

(La simpatica foto è stata reperita in rete)
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1 Comment

  1. […] C´è da dire un ultima cosa sulle carrube. I semi piú grossi erano usati, perché duri e lucidi, da qlc artigiano per fabbricare i grani del rosario ad uso delle bizzoche. […]


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