Chi ce pòngeche jèsse före
Chi si punge andasse fuori
Anche: chi si punge esce fuori.
Difatti la voce verbale jèsse, con lo stesso suono può essere sia il presente indicativo, alla terza persona di uscire (egli esce), ma anche il congiuntivo imperfetto di andare (che egli andasse).
‘U rizze de cambàgne, pe’ scappé da la volpe, ce feccàtte ind’a téne de la lepre. Quanne ‘a lepre škamàtte, ‘u rizze decètte: “Cumbé, chi ce pòngeche, jèsse före!” = Il riccio terrestre, per sfuggire dalla volpe, si introdusse nella tana della lepre. Quando la lepre si lamentò (per l’intrusione), ebbe dal riccio una indisponente risposta: “Compare, chi si punge andasse fuori”.
Morale: attenti ai profittatori: se tu concedi un dito, quelli facilmente ti prendono la mano con tutto il braccio.
Bellissima, è l’essenza del frecabolo, una storiella che spiega il significato di un detto. La morale, però, è più ampia: se tu hai un problema, non puoi pretendere che siano gli altri a doversi adattare. Se sei scomodo, sei libero di andartene – dice il riccio – io sto bene, perché mai dovrei spostarmi, rischiando di finire tra le fauci della volpe?