Fèrra-cavàlle s.m. = Maniscalco
Artigiano che forgia i ferri su misura e attende alla ferratura degli equini (muli, asini e cavalli).
Di solito era un fabbro-ferraio che si adattava a questa incombenza.
Tuttavia mio padre (fabbro come tutti i suoi antenati, accertati almeno fino al 1825) non ne ha voluto mai sapere: Mastro Vincenzo preferiva costruire aratri, ringhiere, grate, balaustre, zappe, picconi, treppiedi per braciere e caminetto, e soprattutto riparare macchine agricole.
In dialetto il termine maniscalco non è mai entrato. Si è preferito descrivere l’azione di ferrare i cavalli, quindi colui che ferra i cavalli. Un po’ come l’italiano spacca-pietre o cava-denti.
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