Fàcce s.f. = Viso, volto, faccia.
Parte anteriore del volto umano, dalla fronte al mento.
I modi con cui è combinato il termine porta a numerosi significati, a varie sfaccettature (a proposito di faccia), perché si presta a una ricca polisemia.
Per esempio:
- Pèrde ‘a facce! = Essere sfacciato, senza ritegno.
- Nen tenì a facce ‘mbacce = Non vergognarsi.
- Mètte ‘a facce ‘ind’u ruagne = Provare profonda vergogna.
- Faccia möje! = Sentire profondo imbarazzo o disagio.
- Che facce ca tjine! = Ma non hai ritegno a fare certe richieste?
- Alla faccia töje = Detto a dispetto verso un invidioso.
- Fàcce-a-pröve = Confronto diretto per verificare una divergenza
- Tenì fàcce = Essere sfacciato
- Nen tenì fàcce = Non agire per timidezza
- Fé döj fàcce = Essere falso
- Jèsse faccia storte = Mostrarsi ambiguo
- Fé a faccia storte = Non nascondere un insuccesso, un’umiliazione.
- ‘Mbàcce = In faccia, di fronte, a cospetto
- Menarece ‘mbàcce = Inveire, reagire con improperi anche per una inezia.
- Fé ‘mbacce ‘u nése = Eufemismo, per un sonoro vaffa..
- Tenì ‘a facce de càzze = Essere privo di ritegno nelle richieste esose o reiterate.
Chissà quante “facce” mancano ancora all’appello!
La cotognata è la marmellata di mele cotogne, tipica preparazione italiana.
Con il nome “Copeta” si individua un tipo di torrone molto compatto, bianco, con nocciole o mandorle, a volte pistacchi, che viene prodotto in grosse lastre che sono spaccate all’atto della vendita.
Struttura formata da due listerelle di canna palustre, una curvata ad archetto teso da un filo, per il sostegno orizzontale e l’altra diritta, verticale, ricoperta di carta, munita di lunga coda formata da anelli di carta concatenati (‘a cöte = la coda, o ‘a catenèlle).