Ngenagghje s.m. = inguine
Etimologicamente deriva dal latino inguinalem.
Parte anteriore del corpo, corrispondente alla giunzione tra il tronco e gli arti inferiori.
Jògge tènghe ‘nu delöre jind’i ‘ngenagghje = Oggi ho un dolore (bilaterale) negli inguini.
Per estensione talvolta si usa ‘ngenagghje per indicare articolazioni, giunture degli arti in genere.
In Sicilia l’inguine viene chiamato incinaglia. In Campania ‘Ngenaglia, in Calabria ‘Ngunagghja, nel Salento ‘Ncinaja.
Esiste anche un sinonimo, decisamente più antico «ìgghje», ormai desueto, per indicare proprio le attaccature anteriori delle gambe al tronco. ossia la piegatura della coscia al basso ventre.


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L’Onisco (Armadillidium vulgare) è un crostaceo terrestre dell’ordine degli Isopoda.
Quando è in posizione di riposo, si appallottola, formando una vera e propria sfera di colore grigio scuro, così da proteggersi da eventuali aggressori.
Si tratta di una pianta infestante (Ecballium elaterium) che ha la singolarità: all’interno del frutto – a forma di vescica ovoidale contenente i semi e un liquido che li circonda – sviluppa una pressione idraulica molto elevata. Al minimo movimento (animali che li sfiorano, vento) questi frutti si staccano dal peduncolo e “sparano” lontano anche alcuni metri, liquido e semi.