Rangenöse s.f. = Squilibrio, sbilanciamento, dérapage.
La locuzione pegghjé ‘a rangenöse si usa specificamente nel gioco della trottola di legno.
Quando la trottola [‘u córle (←clicca)], dopo il lancio con la cordicella [‘a zajagghje (←clicca)], invece di prillare correttamente in posizione fissa e perpendicolare sul piano di gioco, se ne allontana velocemente e con traiettoria curva.
Ciò avviene perché il suo asse di rotazione risulta alquanto inclinato rispetto al suolo su cui la trottola è stata lanciata.
In Fisica questo fenomeno cinetico avrà un nome specifico, ma non rientra nelle mie modeste conoscenze scientifiche.
‘U córle ò pegghjéte ‘a rangenöse! = la trottola ha preso una deriva, sta derapando.
Per similitudine si usa pegghjé ‘a rangenöse quando qualcuno incespica, sta per cadere, traballa, e tenta di rimettersi in sesto. Cade?… Cade?…Non cade!…
Jògge agghje pegghjéte ‘na rangenöse! = Oggi sono incespicato, stavo per cadere (ma per fortuna mi sono ripreso dallo sbandamento),
La rangenöse descrivere molto bene anche l’avanzare traballante delle persone ubriache, che mostrano sempre un equilibrio precario.
Quelli dal carapace duro e nero (Carcinus Mediterraneus), sono detti i sbìrre = gli sbirri, forse perché veloci sia in acqua e sia in terra. Vivono negli anfratti delle scogliere.
Quelli con la corazza chiara e molle (Liocarcinus vernalis)sono detti ‘i muddische = i molli. Vivono in zone sabbiose..
Quelli coperti da setole, i favolli (Eriphia verrucosa), sono chiamati, al femminile, ‘i pelöse = le pelose.
Infine quelli grandi (Maja squinado) della famiglia dei Majidae, sono chiamati granceole al nord Italia. Da noi sono identificati come rangeche affallöne. Sono capaci di danneggiare le reti da posta.
Il ravanello (Raphanus sativum) è una pianta annuale di cui si consuma la radice, generalmente sferica e di colore rosso, con polpa bianca, di sapore lievemente piccante, usata prevalentemente in insalata.