Bùne-crestjéne

Bùne-crestjéne loc.id. = Buono uomo, signore

Alla lettera significa buon cristiano, ma ho detto già che crestjéne da noi significa ‘persona, individuo, soggetto’, non ‘seguace del Cristianesimo’.

Giuànne jì ‘nu bùne-crestjéne = Giovanni è un buon diavolo, una brava persona,

Si fa riferimento al fatto che è una persona onesta, incapace di azioni disoneste.

Bùne-crestjéne, pronunciato con un certo tono sommesso, ha valore esortativo:

Sjinde a me, bùne-crestjéne, vattìnne a càste ca quà nen ce sté njinde = Dammi retta, signore, vattene a casa tua, perché qui non c’è niente (che possa interessarti e se permani qui la tua presenza può scatenare reazioni disordinate).

Meh, bùne-crestjéne, fàcce passé da quà! = Suvvia, buon uomo, ci lasci attraversare il suo campo!

Può essere detto anche in tono minaccioso:

Uhé, bun-crestjéne, se vù i chelómbre accattatìlle, e no ca li sté cugghjènne ‘mbàcce a l’àreve nustre! = Ehi, amico, se vuoi i fichi fioroni va a comperarteli, e non raccoglierli dagli alberi di nostra proprietà!

È chiaro che questo è un esempio linguistico. Non so se nella realtà, uno che vede che gli stanno rubando i fichi possa avere la garbatezza di pronunciare quella frase o si presenta direttamente con un randello…..

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