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Jurgéte

Jurgéte agg. = Sazio satollo, soddisfatto

Rare volte l’aggettivo viene anche pronunciato urgéte ma solo quando non è preceduto da vocale sonora: tutt’urgétetutta jurgete

Una volta, quando i lavori di aratura non erano meccanizzati, si adoperava il cavallo attaccato all’aratro.

Poiché il lavoro durava tutta la giornata, la povera bestia ad un certo punto si sfiaccava. Allora per ottenerne la prestazione di un certo livello, l’aratore alla solita paglia aggiungeva anche alcune “misure” di orzo.

Quindi da questo orzo = l’ùrge è derivata l’aggettivo jurgéte, come se in italiano si dicesse “orzato”, ossia arricchito di orzo.

Figuratamente, riferito a persone jurgéte, si intende dire che costoro hanno materialmente mangiato a sazietà, oppure che hanno ricevuto bustarelle secondo il diffuso malvezzo italiano, e perciò si aspetta di ottererne i favori e le raccomandazioni.

Ringrazio il lettore Enzo Renato, mio prezioso ed inesauribile suggeritore, per i suoi innumerevoli interventi su FB.

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Jùrne

Jùrne s.m. = Giorno, pomeriggio

Il significato più ovvio è “giorno”, inteso come parte della giornata illuminata dal sole.

Jùrne indica anche una data remota o futura.

Còdde jùrne nen ce só jüte au càmbe = Quel giorno non ci sono stato allo Stadio.
Chjiche jùrne agghja vení a truàrete = Qualche giorno verrò a trovarti.

Il termine jùrne vale anche come pomeriggio.

Véche alla spiagge ´a matüne e ´u jùrne = Vado in spiaggia al mattino e al pomeriggio. [Viéta tè! = beato te! (ndr)].
Pomeriggio si traduce anche jògge e döpe mangéte. Quelli che dicono ´u pomerìgge usano un termine taroccato, non genuinamente manfredoniano.

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Justenèlle

Justenèlle s.f. = Trigliette

Pesce del Mediterraneo. Ha dimensioni piccole e medie, colore rosso, pinne dorsali corte ed è ricercato per la bontà delle sue carni.

Quelle più giovani, di dimensioni minori, da noi si chiamano così perché si pescano in abbondanza e compaiono sul mercato a partire dal mese di agosto (da cui il nome, che significa “agostinelle”).

Un po’ più grosse sono dette mezzéne = mezzane, medie

Le triglie vere e proprie si chiamano trègghje.

Si distinguono in “trègghje de fanghe” = triglie di fango (Mullus barbatus barbatus) perché pescate su fondali sabbiosi, e in “trègghje d’aspre” = triglie di scoglio (Mullus surmuletus), catturate in zone rocciose.

Il termine trigghjelöne è usato, a dispetto delle massime dimensioni raggiunte della triglia e della sua squisitezza, per indicare qualcuno un po’ fessacchiotto e credulone.

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