Scjìnere (o jìnere)

Scjìnere (o jìnere) s.m. = Genero

Scjìnere (o jìnere) s.m. = Genero

Il primo termine è più antico, il secondo è più recente, meno rozzo.
Il significato è semplice: si tratta del marito della figlia, il genero.

Alcuni, per un fenomeno linguistico chiamato metatesi, ossia spostamento di vocali e consonanti all’interno di un termine, pronunciano scjirne o jirne. Altri esempi di metatesi: frabbeche, crépe, pröte, struppjé = fabbrica, capra, pietra, storpiare.

Se si riferisce al proprio genero, si dice scjirneme,o jirneme, oppure, con parlata moderna, ‘u jinere müje = mio genero.

Se si tratta del genero di chi ascolta, si dice: scjirnete o jirnete, ‘u jinere tüje.

Ovviamente al femminile fa nöre, nòrete, nòreme (anche ‘a nöra möje) = nuora, tua nuora, mia nuora.

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