Tag: sostantivo femminile

Tascèrre

Tascèrre sf = Scansia

etagereScaffale movibile, di legno o metallico, a giorno (cioè senza pareti laterali o frontali o di fondo), a più ripiani.

Ho sentito pronunciare anche tascèlle, ma è una storpiatura che non mi piace.

Il termine deriva dal francese Étagère ossia contenitore di ripiani (étage)

Osservare l’affinità della pronuncia tra ‘a tascèrre e l‘étagère

In effetti il sostantivo étagère, scritto anche senza gli accenti sulle ‘e’, è diventato ormai univarsale (come hotel, speck, wurstel, sport, bar, ecc..)

Filed under: TTagged with:

Taragnöle

Taragnöle s.f. = Allodola

La taragnöle è un uccello migratore (Alauda arvensis) una volta molto ricercato dai cacciatori.
Il nome deriva dall’aggettivo latino terràneola,  “terràgnola”, per le sue abitudini di nidificare nei terreni e nei campi coltivati.
Sinonimi di cappellaccje, calandrèlle e (clicca→) cucciarde.

Questo passeraceo è ritenuto utile all’agricoltura perché si nutre anche delle larve di cavallette e di insetti nocivi.

Strutturato come il nome della città di di Cerignola (difatti non si pronuncia sdrucciola), l’accento tonico in dialetto è quello di una parola piana.

Mio padre mi raccontò che i cacciatori per catturarle non usavano il fucile,  ma un metodo altrettanto barbaro.
Camminavano a coppia di notte in fila indiana per i campi. Uno di essi era munito di una lanterna cieca, di quelle che hanno il vetro posteriore e quelli laterali oscurati. Quando scovavano il nido, il primo gli puntava la luce:  l’allodola metteva fuori il capo perché la natura le spinge a curiosare, e l’altro uomo  la pestava col il suo pesante scarpone, la raccoglieva e la intascava nel carniere.

Filed under: TTagged with:

Tàmbe

Tàmbe s.f. = Tanfo, fetore

Puzzo stagnante e intenso, spec. di muffa, di marcio o di chiuso.

Ce sènde ‘na tàmbe de mecöne = Si sente un tanfo di muffa.

Tambe è usato anche per indicare un vago odore magari non specifico, ma sicuramente non convincente.

Ce sende ‘na tambe… Ma chè, ha’ pulezzéte i pìsce? = Si sente un tanfo… Ma per caso hai pulito i pesci?

Che tambe de pjite = Che tanfo di scarpe da ginnastica.

Sèmbe a fumé, sembe a fumé, ma nen sendüte che tambe ca sté qua jìnde? = State sempre a fumare, ma non avvertite il tanfo che c’è qua dentro?

Ce sende ‘na tambe de stàlle! = Si avverte un tanfo di stallatico.

Filed under: TTagged with:

Talepunére

Talepunére s.f. = Talpa

La Talpa (Talpa Europea) è un mammifero simile a un grosso topo, con muso appuntito e lungo; ricoperto di una morbida pelliccia bruna, ha le zampe anteriori provviste di unghie robuste, con cui scava gallerie alla ricerca di lombrichi e altri insetti di cui si nutre.

Credenze antiche: coloro che si strofinavano le mani con il sangue di questo animale acquistavano il potere di far passare i dolori e i gonfiori e le infiammazioni delle persone che ne erano affetti.

Io sono stato iniziato a questa pratica all’età di cinque o sei anni, in campagna, dove una povera bestola era finita sotto il vomere dell’aratro. Nonostante io fossi recalcitrante, ho dovuto sottopormi forzatamente all’unzione delle mie manine con il sangue della talpa.

Ne sono uscito piangente e atterrito.

Mia nonna invece era convinta che successivamente sarei diventato un taumaturgo, un  benefattore dell’umanità con l’imposizione delle mani sulle infermità dei bambini malati.

Curiosità:
Con lo stesso nome in edilizia viene designata una mostruosa trivella orizzontale che scava gallerie di grosso diametro nella montagna tanto grandi da consentire la posa della massicciata stradale o ferroviaria.

Filed under: TTagged with:

Tagghjöle

Tagghjöle s.f. = Tagliola

Trappola usata per catturare topolini domestici e anche passeracei.

Esistono quelle a tavoletta e ad archetto, funzionanti con una molla a torsione, che scattano al movimento dell’animaletto che le tocca per mangiare il cibo posto come esca, catturandoli.

Filed under: TTagged with:

Tacchecèlle

Tacchecèlle s.f. = Costatine,

Taglio di carne bovina o suina nella parte ricoprente le vertebre dorsali e le costole è detta custéte = costata o con termine più moderno bestècche = bistecca [dall’inglese beef-steak = beef (bue) steak (fetta)]

Per indicare specificamente le costate dell’agnello o del capretto, di natura più piccole rispetto a quelle del maiale o del vitello, si usa il diminutivo tacchecèlle.

La loro cottura si esalta sulla brace, perché sprigiona un odore molto gradevole.

Filed under: TTagged with:

Taccaréte

Taccaréte s.f. = Percossa

Botta, bastonata, legnata.

Il Prof.Gentile dice che tàcchere è un comune pezzo di legno. Se si tratta di menare va benissimo anche quello; nella foga mica possiamo scegliere, tra un randello, un bastone o una mazza da baseball!

Solitamente il termine si usa al plurale. Certamente un solo colpo non è ritenuto efficace!

Per taccaréte, al plurale, si intendono anche le  percosse assestate  senza far ricorso a corpi contundenti, come il sinonimo mazzéte non necessariamente indica colpi di mazza.

Taccaréte de mòrte = Gragnuola di legnate. In italiano si dice anche: botte da orbi. Succede in una rissa.

Me sènde cüme s’avìss’avüte tanta taccaréte = Mi sento come e avessi ricevuto tante bastonate. In sintesi in italiano si dice: ho le ossa rotte.

Au Càmbe ce sò déte taccaréte de morte = Allo Stadio [i tifosi delle due squadre] se le sono date di santa ragione.

Decètte Maste Gesàrje: “mègghje quèste ca ‘na taccaréta ‘nghépe”= Disse Mastro Cesario (Mondelli): meglio questo che una legnata in testa.

Per la cronaca costui, titolare di una rinomata officina meccanica (ove attualmente è ubicata la Posta del rione Croce) specializzata per le riparazioni di macchine agricole, era un soggetto sempre allegro, che aveva in serbo immancabilmente una frecciata, talvolta feroce, per ogni circostanza e per ogni persona che gli capitava sotto tiro.
Talvolta, fingendo di essere distratto, brontolava imprecando continuamente di non ricordare dove aveva posato la sua pipa,…. e la stringeva tranquillamente fra i denti!

Filed under: TTagged with:

Škarde

Škarde Šcarde  s.f. = Scheggia, ganza

1) Pezzetto di materiale solido, detto anche škàppe, generalmente tagliente, che si stacca da un corpo e può ferire qlcn che tocca questi materiali o con un graffio o conficcandosi nella pelle.

2) Sin. di Gàgge s.f. = ganza = amante.

Appellativo scherzoso per indicare la propria ragazza. A secondo dell’epoca in cui vivevano la loro giovinezza, i giovanotti dicevano anche ‘a gagge, ‘a ciucce, ecc., sempre con un sottinteso erotico.

Filed under: STagged with:

Sutteratüre

Sutteratüre s.f. = Seppellimento, inumazione, tumulazione, sotterramento.

L’atto finale del funerale, dopo la veglia e le esequie: l’atto di deporre il corpo del defunto sotto terra.

Etimo chiarissimo da sutterré = sotterrare.

Per estensione si intende per sutteratüre anche una tumulazione, ossia la deposizione del cadavere in una tomba di muratura anziché nella terra.

Modo di dire: Cj’àgghje remìsse püre ‘a sutteratüre = Ci ho rimesso pure le spese.

Si dice quando qlcu, sperando di guadagnare in un’operazione finanziaria, che purtroppo finisce male, va a rimetterci sostanziosamente.

Non solo costui non ha guadagnato nulla, ma ha dovuto rifonderci del denaro.

Simile a “pèrde ‘nginze e capetéle” = perdere l’interesse e il capitale,

Filed under: STagged with:

Supèrbje

Supèrbje s.f. = Stizza, sdegno, irritazione

Non è la stessa cosa dell’italiano superbia, nel senso di smisurato orgoglio.

M’jì venuta ‘na supèrbje a sènde a ‘stu cretüne! = Mi è venuta una rabbia nel sentire questo cretino!

Filed under: STagged with: