Taccaréte s.f. = Percossa
Botta, bastonata, legnata.
Il Prof.Gentile dice che tàcchere è un comune pezzo di legno. Se si tratta di menare va benissimo anche quello; nella foga mica possiamo scegliere, tra un randello, un bastone o una mazza da baseball!
Solitamente il termine si usa al plurale. Certamente un solo colpo non è ritenuto efficace!
Per taccaréte, al plurale, si intendono anche le percosse assestate senza far ricorso a corpi contundenti, come il sinonimo mazzéte non necessariamente indica colpi di mazza.
Taccaréte de mòrte = Gragnuola di legnate. In italiano si dice anche: botte da orbi. Succede in una rissa.
Me sènde cüme s’avìss’avüte tanta taccaréte = Mi sento come e avessi ricevuto tante bastonate. In sintesi in italiano si dice: ho le ossa rotte.
Au Càmbe ce sò déte taccaréte de morte = Allo Stadio [i tifosi delle due squadre] se le sono date di santa ragione.
Decètte Maste Gesàrje: “mègghje quèste ca ‘na taccaréta ‘nghépe”= Disse Mastro Cesario (Mondelli): meglio questo che una legnata in testa.
Per la cronaca costui, titolare di una rinomata officina meccanica (ove attualmente è ubicata la Posta del rione Croce) specializzata per le riparazioni di macchine agricole, era un soggetto sempre allegro, che aveva in serbo immancabilmente una frecciata, talvolta feroce, per ogni circostanza e per ogni persona che gli capitava sotto tiro.
Talvolta, fingendo di essere distratto, brontolava imprecando continuamente di non ricordare dove aveva posato la sua pipa,…. e la stringeva tranquillamente fra i denti!
Taglio di carne bovina o suina nella parte ricoprente le vertebre dorsali e le costole è detta custéte = costata o con termine più moderno bestècche = bistecca [dall’inglese beef-steak = beef (bue) steak (fetta)]
Il termine taftah è di origine persiana, ed è diventato internazionale per l’influenza che la moda francese ha avuto nei secoli in tutto il mondo.
E’ un insetto (Forficula auricularia) fitofago (mangia vegetali), dell’ordine dei Dermatteri, famiglia delle Forficulidae, e può attaccare colture erbacee in pieno campo, ortive, ornamentali e arboree da frutto.
Accettabile anche la versione tagghjatüre.
Oltre a quello riponibile dei fabbri, esiste il tagliolo fisso, ben piantato in un ceppo di legno o saldato ad una piastra metallica, e viene usato dai mosaicisti per tagliare le tessere musive nella forma e nella misura voluta.