Preverènze

Preverènze s.m. = Cantero, bugliolo

È un eufemismo, un’espressione ormai desueta, un per non nominare – caso mai ci fosse stato bisogno di menzionarlo – il famoso ruagne (clicca).

Se ci facciamo caso, questa è l’espressione contratta di pe reverènze = per riverenza, come per dire, parlànne pe respètte, non nomino quell’oggetto per opportunità, per tatto.

Un po’ come accade per il diavolo, chiamato brutta-bbèstje, o u Crìste-ce-vènghe.

Ringrazio per l’imbeccata i lettori Vincenzo Lo Riso e Sandro Mondelli.


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