Sèttebarjille s.m. = Settebello, sette di denari
Nel gioco della scopa e dello scopone, il sette di denari o, nelle carte francesi, il sette di quadri, che ha valore di un punto.
Sèttebarjille, secondo me, era una versione da ragazzini, chiamato anche, sempre nel linguaggio fanciullesco, ‘u sèttegerjille. Ma gli adulti, riuniti nel bar a giocarsi la birra, lo chiamavano semplicemente sètte a denére = sette di denari.
In lingua italiana il Settebello indica anche un tipo di elettrotreno di lusso che negli anni Cinquanta faceva servizio sulla linea Milano–Roma, così chiamato originariamente perché costituito da sette vagoni, e successivamente per sottolinearne il successo.
Inoltre nel linguaggio giornalistico, il Settebello designa la squadra nazionale di pallanuoto maschile.
Infine il Settebello era il nome commerciale di un contraccettivo meccanico a barriera (insomma un profilattico, un preservativo, un condom) prodotto dalla Hatù, nella linea Durex.
In dialetto è valido solo nella prima versione, ossia il sette di denari. A Matera lo chiamano Prucenìdde, ossia Pulcinella.


Quello che è al centro della foto è detto “saracco a costa” perché presenta il lato superiore rinforzato per dargli maggiore rigidità e precisione nell’eseguire il taglio. È usato dai costruttori di cornici che si avvalgono di apposite guide, dette “dime”, per i tagli precisi a 45°.