Mese: Maggio 2018

Mbruscenàrece

Mbruscenàrece v.intr. = Rigirarsi, rivoltarsi, rotolarsi

Voltarsi ripetutamente, specie di equini, che talvolta di coricano sul terreno e si voltano e si rivoltano, come per grattarsi contro il suolo.
Lo stesso fanno anche i suini dentro il fango, pare per ripulirsi, e i cani per delimitare il proprio “territorio” con il loro odore dopo aver esaurito la pipì.

Viene detto come un rimprovero dalle mamme che vedono i loro figli che, giocando, si stendono e si muovono sul pavimento o che fanno la lotta avvinghiati.

Javezàteve: sèmbre mbruscenéte pe ‘ndèrre! = Alzatevi! State sempre a rivoltarvi per terra.

Questo verbo è usato anche in tutta la Daunia e addirittura nella Campania.

Esiste il sinonimo mutresciàrece. Ma è più antico e quasi decisamente in disuso.

Raramente si usa nella forma transitiva, mbruscené., ma solo come iperbole o in maniera figurata.

Raramente si usa nella forma transitiva, mbruscené., ma solo come iperbole o in maniera figurata.

L’agghja mené ‘nu škafföne e l’agghia ‘mbruscené per ‘ntèrre = Gli devo assestare uno schiaffone e lo devo far rotolare per terra (esagerato!)

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Mbrusatöre

Mbrusatöre s.m. = Imbroglione

Colui che imbroglia, raggira, truffa gli altri per sua indole.
Soggetto da tenere alla larga.
Sinonimo simil italiano: ‘mbrugghjöne.

Invece è andato in disuso atturrande (clicca)

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Mbruìgne

Mbruìgne s.m. = Vaiolo

Accettabili anche le versioni mbruìlle e mbruvìlle.

Malattia infettiva che si manifestava con infiammazione acuta della pelle caratterizzata da vescicole e pustole, tumefazione e pus.   Fortunatamente il vaiolo è stato debellato alle nostre latitudini grazie alle precoci vaccinazioni di massa.

‘Mbruìgne salvàgge = Varicella

Affezione cutanea caratterizzata dalla comparsa di macchie sulla pelle che poi si evolvono in vescicole multiple contenente liquido e infine si trasformano in crosticine.  Al contrario del vaiolo, ad avvenuta guarigione i mbruìgne salvagge non lasciano butteri (lesioni o cicatrici) sulla pelle.

Se i mbruìgne salvagge si insediano sotto le ascelle, si chiamano rezzetjille = ricci piccoli, forse perché particolarmente dolorosi e pungenti come ricci.

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Atturrande

Atturrande agg. = Imbroglione, lestofante, mascalzone, impostore.

Un termine un poco usato dai giovani, sinonimo di ‘mbrusatöre, o di ‘mbrugghjapùrche‘mbrugghjöne,, insomma un aggettivo attribuito ad un soggetto che è meglio tenere alla larga.

Ringrazio il lettore Giuseppe Ciani per avermelo segnalato ed altri informatori per avermelo confermato.

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Mbrugghjapùrche

Mbrugghjapùrche agg. e s.m. = Imbroglione

Che imbroglia, che raggira. Lestofante di bassa lega, dotato di scarsa furbizia. Insomma che non è capace nemmeno a portare a termine le sue azioni di raggiro.

‘U canósce chi ca jì códdu ‘mbrugghjapùrche? = Lo conosci chi è quel lestofante?

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Mbrìgnele

Mbrìgnele s.m. = Pasticci (alim.)

Con questo termine collettivo si intendono tutti i dolcetti o salatini che si preparano in casa sotto le feste natalizie e pasquali

Pèttele
Cartelléte
Nanarjìlle
Cavezungjìlle
Mustacciùle
Scavetatjìlle
Cangèlle
Ostia-chiöne
Mènele atterrte
Taralle pe’ l’öve
Tarallüne p’u vüne bianghe
Puperéte
Scarjèlle
(manca qualcosa?…allora diciamo: ecc. ecc.)

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Mbriachèlle

Mbriachèlle s.f. = Corbezzolo.

Frutto molto dolce del corbezzolo (Arbutus unedo), con polpa gialla e corteccia granulosa di color rosso vivo.

Nasce spontaneo nei boschi, ed era venduto in autunno nei coni di carta da quelli che portavano in paese anche le castagne o i capperi..

Il frutto, dalle dimensioni max di una castagna, contiene un alcaloide che può causare inconvenienti, di solito non gravi, in persone particolarmente sensibili a esso.

Il nome latino unedo consiglia un uso moderato del consumo (unum edo = ne mangio uno solo). Forse il nostrano ‘mbriachèlle si riferisce all’effetto ubriacante di questo alcaloide.

In Sicilia è chiamato mbriacùli e in Calabria mbriachedda.

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Abbufacchjàrece

Abbufacchjàrece v.i. = Gonfiarsi

Fenomeno fisico che riguarda alcune persone e che si presenta in maniera diffusa con rigonfiamento del viso e delle membra,

Quando non è di natura patologica allora è di carattere… gastronomico.

Il soggetto è un mangione smodato, divoratore sfrenato, al limite della bulimia.

 

 

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Mbrašké

Mbrašké v.i., v.t. = Pomiciare, annullare.

1) Mbrašké v.i. = Stare abbracciato a una persona strettamente e a lungo, scambiando baci prolungati e carezze anche intime.

Gli americani definiscono petting questa azione. In italiano si è accettato il termine, e lo si è arricchito: si dice fare petting spinto per indicare un atto sessuale incompleto.

Ma vuoi mettere come riempie la bocca il bel suono di ‘mbrašké. Qlcu lo abbrevia con rašké che propriamente significa graffiare o grattare furiosamente un tratto di pelle.

Non filosofeggiare troppo su come si dice…petting, petting spinto, mbrašké, rašké…sono solo parole!
Fatti e non parole!

2) Mbrašké v.t. = Annullare una partita a carte prima di iniziare perché uno dei giocatori nel contare le carte si rende conto di averne ricevute in numero maggiore o minore rispetto a quelle stabilite dalle regole del gioco.

‘Mbraške i càrte ca nen sò gióste! = Rimescola le carte e ricomincia la mano perché quelle che hai appena distribuito a ciascuno di noi non sono nel numero dovuto.

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Mbrascenàrece

Mbrascenàrece v.int. = Ammuffirsi

Ammuffire, guastarsi, deteriorarsi, avariarsi coprendosi di muffa.

Il verbo è specifico per il pane tenuto troppo a lungo e in ambiente non molto asciutto.

Qlcu dice anche mbrajiné.

Mà, ‘u péne c’jì ‘mbrascenéte = Mamma, il pane si è ammuffito.

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