Puppéte s.f. = Fregatura
È corretto anche l’omofona appuppéte (=’a puppéte. l’appuppéte).
Danno procurato da un imbroglione, inganno
Puppéte de cüle = fig. Girata di spalle. Virata di poppa. Dare una fregatura
Fé ‘a puppéte significa fare un ‘bidone’, non pagare un debito, non mantenere un impegno.
Origine locale del “detto”: Si tratta di un plateale gesto di una vecchietta che, per le sue ristrettezze economiche, era costretta a comprare ”a credenze” i generi di prima necessità.
Al bottegaio – che le chiedeva il saldo del conto in preoccupante crescita – lei volse le spalle, sporse le terga verso di lui, come per offrirsi sessualmente, e gli disse: “Tèh, pìgghjete pajéte!” = “Tieni, pàgati il tuo credito”, e scappò via tra lo sbigottimento del commerciante, rimasto a bocca aperta, e le risate degli altri clienti presenti nel negozio.
Un’autentica appuppéte de cüle.
Taralli dolci, speziati con cannella e chiodi di garofano dall’impasto duro e compatto.
Immagine sacra o reliquia che si indossa appuntata sul petto o anche, sostenuta da nastri, pendente fra le scapole. È facile capire da questo perché viene detta scapolare, come un certo paramento dei sacerdoti usato nell’antichità.
Anche in italiano è a volte usato il termine per indicare le puntine utili nelle bacheche per l’affissione di avvisi o documenti.