Bettöndomàtece s.m. = Bottone automatico, bottone a pressione
La consueta capacità di sintesi del nostro dialetto.
Al plurale suona: ‘i bettündomàtece.
Il bottone automatico è costituito da due dischetti metallici che si incastrano l’uno nell’altro per pressione. Si abbottonano facilmente e altrettanto agevolmente si sbottonano. Vengono cuciti su due lembi contrapposti di tessuto o su altri supporti per tenerli uniti.
Esistono di varie misure, a seconda dell’uso cui sono destinati. Quelli piccoli per camicette di bambini; quelli medi si usano in pelletteria per calzature, borsette e giubbotti; quelli più grandi per tasche, borsoni, giacconi e stivali.
Praticissimi, si lavano insieme all’indumento. Ora vengono spesso sostituiti dal moderno Velcro®.
La bendèlle (da benda, striscia, nastro) è quella striscia di tela plastificata, segnata con tante tacche distanziate di un cm, lunga 20 m, avvolta a rotella in una custodia di cuoio, provvista di manovella per il richiamo.