Categoria: Soprannomi

Spaccaturnöse

Spaccaturnöse sop. = Spaccasoldo, sparagnino.

Questo soprannome fu affibbiato a qlcu che era molto oculato nello spendere.

Significato letterale: Spacca Tornese.

Il Tornese, in dialetto turnöse fu una moneta in circolazione nel Regno delle due Sicilie.

Tornese era il nome di un formidabile cavallo che vinse numerose corse al trotto negli anni ’50/60.

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Sparapjizze

Sparapjizze sopr. = Artificiere, fuochista pirotecnico.

Genericamente è detto fuochista chi produce e vende fuochi d’artificio; e anche colui che provvede ad incendiarli durante le sagre.

Lo Sparapjizze per antonomasia, quello che ricordo io in Largo Clemente faceva marketing tenendo i botti in un cestino davanti l’uscio di casa, come se vendesse uova o melanzane.
Erano erroneamente considerati innocui, ed erano liberamente venduti anche ai minorenni.

Produceva botte a müre, tricche-tràcche, frósce, per la vendita al minuto, quindi per tutti.

Per gli spettacoli pirotecnici durante le Feste preparava rutèlle (girandole), battarüje, calecàsse, ecc., tutta roba da professionisti perché di grosso potenziale e pericolosissima in mano ai non esperti.

 

 

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Sparazàppe

Sparazàppe sopr.= Che spara alla zappa

Soprannome affibbiato a qlcn che non amava lavorare la terra, e che vedeva nella zappa un nemico e fu indotto spararle una fucilata!

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Tàgghja-buàtte

Tàgghja-buàtte soprann.= Apriscatole.

Arnese capace di tagliare il fondo di una scatola metallica. Di uso comune nelle nostre case.

Il termine è composto da tagghjé = tagliare e buàtte = scatole.

Si tratta di un soprannome locale della famiglia La Scala

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Tremelande 

Tremelande sopr..= Tremante, tremolante

Che è scosso da una serie di rapide contrazioni muscolari provocate spec. dal freddo, da una malattia o dalla paura.

Come soprannome fu affibbiato a Domenico Notarangelo, uno dei due banditori di Manfredonia (clicca qui→: bannajùle), perché affetto dal morbo di Parkinson

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Trendasöje tegnüse

Trendasöje tegnüse sopr.

Trentasei tignosi: la stirpe dei “Trentasei tignosi”….un po’ esagerata!

Origine di fantasia?

In epoca di scarsa disponibilità di acqua, l’igiene lasciava molto a desiderare, e proliferavano la scabbia, la rogna, la tigna…

Si vede che erano contagiati tutti i membri della numerosa famiglia, nonni materni e paterni, genitori, figli e nipoti: si arriva presto a trentasei!

Credo tuttavia che sia un modo di dire per indicare una stirpe inventata, inesistente o sconosciuta.

Ma che vüje appartenüte alla razze ‘i trendasöje tegnüse? = Ma per caso voi appartenete alla stirpe dei 36 tignosi?

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Tufarüle

Tufarüle s.m. sopr. = Operaio delle cave di tufo, Cavamonti

Operaio edile adibito all’estrazione manuale dei blocchi di tufo (‘nu tüfe = un concio di tufo) dalla cava chiamata tufére= tufara.

Una volta che non esistevano le macchine estrattrici, si faceva tutto manualmente con appositi picconi (‘u zappöne) a taglio di larghezza differente su ciascuna delle due estremità.

A questi zapponi ogni tanto bisognava ridare il taglio perché si consumavano. Ci pensava il fabbro a sturnì ‘i zappüne

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Tunnarèlle

Tunnarèlle agg. sopr. = Formosa, rotondetta.

Quando una donna è in carne, si dice che è tonna tonne = rotonda rotonda.

Il soprannome è stato affibbiato alla ragazzotta sì in carne ma anche graziosa.

Mi sembra che c’era una levatrice con questo nomignolo. Aspetto conferma dai lettori.

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Ualanjille

Ualanjille s.m. = Piccolo gualano

Soprannome di uno dei tanti rami della famiglia Palumbo.

Ualanjille deriva da Ualéne (vedi) ossia Gualano, guardiano di bestiame.

Soprannome derivato dal mestiere.

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Uasta-crìste

Uastacrìste s.m. e soprannome.= Guasta Cristo

Il “Cristo” d’argento che si poneva alla testata del letto, contornato da tanti pezzi in filigrana d’argento assemblati in una vetrinetta, si poteva accidentalmente dissaldare.

Si chiamava il saldatore per la riparazione. Evidentemente costui era arruffone, e invece di riparare il simulacro, lo riduceva in condizioni peggiori, lo guastava. Da qui il nomignolo.

Ma sono tutte fandonie, come per Sfascia-chemò. Gli artigiani erano bravissimi. Il soprannome talvolta è ironico o semplicemente canzonatorio.

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