Muserjille o mesurjille s.m. = Misurino
Piccolo recipiente graduato o di misura nota, usato per il dosaggio di quantità limitate di sostanze liquide, in grani o in polvere. Anche il contenuto di un misurino.
Generalmente si intende quello della capacità di 50 ml, poiché la mesüre equivaleva a 100 ml. Il contenitore o il contenuto veniva detto mèzza mesüre
Mìtte ‘nu mesurjille d’ùgghje = Metti (in pentola) 50 grammi di olio.
Ai miei tempi tutto si vendeva sfuso, dal sale, alle sigarette, dallo zucchero al concentrato di pomodoro.
Pochi avevano la possibilità di fare provviste, perché i soldi erano pochi, e si cucinava solo se si disponeva di contanti.
Quindi i negozianti erano disposti anche a vendere a mesurjille, addirittura a mjizze mesurjille = a mezzo misurino = a 50 ml per volta.
Era chiamato mesurjille anche una coppetta di legno tornito usato dai venditori di bruscolini davanti ai cinema. Il grido di questi era: Salatjille, salatjille, quàtte sòlde ‘u muserjille! = Bruscolini, bruscolini, a 20 centesimi a misurino.
Data la quantità esigua del suo contenuto mesurjille era usato anche per descrivere qlcu esile, gracile, poco sviluppato, meschino nel senso di stentato, miserino (che ha assonanza con muserjille).
È corretta anche la pronuncia mesurjille, da mesüre = misura.
Recipiente di metallo, legno o altro materiale duro, utilizzato per ridurre in frammenti, polvere o poltiglia sostanze varie con un pestello dello stesso materiale.
Si tratta di un tipo di rete da pesca da posta, a camere multiple cilindriche con i separatori a forma di cono, usato generalmente per la cattura delle anguille.
L’arrotino era un ambulante che esercitava il suo mestiere per le strade, preceduto dal carattiristico grido: ‘u mulafùrce!.