Tag: sostantivo maschile

Mendöne

Mendöne s.m. = Montone. mucchio, cumulo

1) Il maschio adulto della pecora, ariete. È ritenuto caparbio e ostinato: Chépe de mendöne!  = Testone!

2) Mucchio, monticello, cumulo: quantità di cose ammassate, riunite disordinatamente.
Deriva dallo spagnolo muntòn, che significa proprio mucchio, derivato a sua volta dal verbo amontonar, ammucchiare,accumulare.

Sinonimo meno usato: tapparöne.

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Melöne

Melöne s.m. = Popone e anguria

1 – Frutto commestibile  (cucumis melo) di forma rotonda o anche ovoidale, con buccia liscia (brindisino) o solcata (gialletto) o reticolata (cantalupo), con polpa zuccherina e profumata, di colore bianco paglierino nei tipi “brindisino” e “gialletto”, o arancione nel “cantalupo”.

Nel Sud d’Italia il popone viene chiamato  melöne de péne  = melone di pane, perché di polpa chiara e più soda.

2 – Di contro, sempre nelle Terre del Sud, quello a polpa rossa, (Cucumis citrullus o Citrullus vulgaris) viene chiamato melöne d’acque = melone d’acqua, così come succede in inglese (watermelon),  in tedesco (wassermelon) e nelle lingue nord europee e scandinave.

Come soprannome Melöne designava tale Antonio Potito – notissimo banditore – forse per la sua testa pelata, in attività fino agli anni ’50.
Vi invito a cliccare qui per darvi un ‘idea sull’attività dei banditori locali.

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Megnùzze

Megnùzze s.m. = Spina (detta anche tenone o piolo)

Megnuzze s.m. = Spina, o tenone, o piolo.

Nome tipico usato in falegnameria. Sono dei cilindretti di legno, denominati spine che si inseriscono in fori praticati sui componenti da collegare e perfettamente coincidenti. Questo tipo di incastro viene detto “spinatura” e si utilizza per realizzare unioni di testa o di costa fra elementi piani e tondi.

Le spine hanno la superficie scanalata longitudinalmente per consentire maggiore aderenza della colla. In effetti sembrano dei piccoli rigatoni…

In pratica si utilizza questo cilindretto di legno duro (generalmente faggio) che si inserisce, per metà della sua lunghezza, in un foro eseguito su una delle parti da congiungere, mentre l’altra metà si inserisce nel corrispondente foro (detto anche caletta) praticato sulla seconda e parte diventa solidale con essa per effetto dell’adesivo vinilico.

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Mecöne

Mecöne s.m. = Muffa

Muffa che si forma nei luoghi chiusi, umidi, stantii, che emana cattivo odore, tanfo.

È prodotta da un micromiceto = fungo microscopico. Presumo che proprio da miceto possa derivare mecöne.

Jépre ‘a porte de quabbàsce, ca ce sènde ‘na tambe de mecöne! = Apri la porta di qua sotto, ché si avverte un tanfo di muffa.

Da bambino mi scompisciavo dal ridere quando sentii dire ‘nu fjite de mecöne. Avevo capito una puzza di Michele!

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Meccüse

Meccüse agg. e s.m. = Moccioso

1) agg. Pieno di moccio, sporco di moccio;

2) s.m. Bambino che ha ancora il moccio al naso. Per estens. con valore iron. o pegg., ragazzo che si dà arie da adulto. Al femminile suona meccöse.

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Mbulenatüre

Mbulenatüre s.m.. s-f- = Infarinatore, impanatore; infarinatura.

1) ‘u mbulenatüre (al maschile). = infarinatoio.

È un arnese usato dalla brave massaie per infarinare gli alimenti prima della friggitura.

Generalmente di alluminio o di acciaio inox, è composto da due pezzi sovrapposti: quello inferiore è il contenitore della farina (o anche del pane grattugiato) in cui si pongono i cibi crudi e si rivoltano in essa per farla aderire; quello superiore, bucherellato, consente all’impanatura o all’infarinatura in eccesso di cadere nel contenitore inferiore mediante scuotimento, una volta che vi sono stati trasferiti gli alimenti.

Questo sostantivo deriva dl verbo mbulené = infarinare.

2) ‘a mbulenatüre (al femminile) = infarinatura.

L’operazione di infarinare e togliere l’eccesso di farina chiamasi, ma al femminile, ‘a mbulenature= l’infarinatura.

Io ricordo che mia madre usava una specie di canestro rotondo fatto di giunchi intrecciati a maglia larga, con i bordi bassi, che svolgeva egregiamente il suo ruolo di mbulenatüre.

Linguisticamnte sarebbe un bisticcio: Ce völe ‘u mbulenatüre per fé ‘a mbulenatüre = Ci vuole l’infarinatore per fare l’infarinatura.

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Mbrusatöre

Mbrusatöre s.m. = Imbroglione

Colui che imbroglia, raggira, truffa gli altri per sua indole.
Soggetto da tenere alla larga.
Sinonimo simil italiano: ‘mbrugghjöne.

Invece è andato in disuso atturrande (clicca)

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Mbruìgne

Mbruìgne s.m. = Vaiolo

Accettabili anche le versioni mbruìlle e mbruvìlle.

Malattia infettiva che si manifestava con infiammazione acuta della pelle caratterizzata da vescicole e pustole, tumefazione e pus.   Fortunatamente il vaiolo è stato debellato alle nostre latitudini grazie alle precoci vaccinazioni di massa.

‘Mbruìgne salvàgge = Varicella

Affezione cutanea caratterizzata dalla comparsa di macchie sulla pelle che poi si evolvono in vescicole multiple contenente liquido e infine si trasformano in crosticine.  Al contrario del vaiolo, ad avvenuta guarigione i mbruìgne salvagge non lasciano butteri (lesioni o cicatrici) sulla pelle.

Se i mbruìgne salvagge si insediano sotto le ascelle, si chiamano rezzetjille = ricci piccoli, forse perché particolarmente dolorosi e pungenti come ricci.

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Mbrìgnele

Mbrìgnele s.m. = Pasticci (alim.)

Con questo termine collettivo si intendono tutti i dolcetti o salatini che si preparano in casa sotto le feste natalizie e pasquali

Pèttele
Cartelléte
Nanarjìlle
Cavezungjìlle
Mustacciùle
Scavetatjìlle
Cangèlle
Ostia-chiöne
Mènele atterrte
Taralle pe’ l’öve
Tarallüne p’u vüne bianghe
Puperéte
Scarjèlle
(manca qualcosa?…allora diciamo: ecc. ecc.)

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Mazzjatöne

Mazzjatöne s.m. = Pestaggio

Serie violenta, furiosa, di percosse, di colpi a mani nude o con l’ausilio di un corpo contundente (il manico di scopa era il più..usato).

Sinonimi: Paliatöne, Pandummüne, Frechéte de mazzéte, Scàreche de taccaréte, Abbuttéte de fàcce, Stengenéte de cùste, Menéte de şkaffe, de recchjéle, de cazzuttüne, Freché l’ambìgne, ‘u püle, ‘u papüle, Mustaccé de sanghe….ecc.)

Sono termini molto più immediati ed efficaci dei corrispondenti in lingua! (busse, percosse, botte).

Ne esci sempre molto malconcio, ma….. vuoi mettere?

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