Autore: tonino

Bèlle-ggènje (de)

Bèlle-ggènje (de) loc.id. = All’improvviso, subitamente, stranamente.

Indica una repentina azione compiuta senza logica, fuori da ogni aspettativa, in modo del tutto incoerente. Una decisione, un’azione cervellotica.

Giuànne, de bèlle-ggènje, c’jì fecchéte jìnd’a chése e c’jì mìsse a gredé accume a ‘nu pacce! = Giovanni, improvvisamente, si è infilato dentro casa mia e si è messo ad urlare come un pazzo.

E mmò che tte vöne? De bèlle gènje, te mìtte a chjànge pe ssènza njinde?= Ed ora che ti prende? improvvisamente ti metti a piangere senza alcun motivo?

Sinonimi:

  • allicsabbrótte = ex abrupto
  • nzìcchete-‘nzìcchete = inaspettatamente.
  • alla secherdune = di sorpresa.
  • tutte ‘na vòlte = repentinamente, tutto d’un tratto.

 

Filed under: BTagged with:

Bèlle-e-fàtte 

Bèlle-e-fàtte loc.id. = Approntato, preparato, allestito.

Si intende designare un prodotto posto in vendita già ultimato.

Ora in italiano si usa per gli abiti l’espressione francese prêt-à-porter = pronto da indossare. È un barbarismo, o se vogliamo essere indulgenti, un prestito, come würstel, speck, weekend, ecc….Non voglio fare il purista.

Talora si usano, come sinonimo, le locuzione fàtte-e-tótte e bèlle-e-prònde= fatto in tutto, completato, ultimato, pronto all’uso.

Ha’fatte tó ‘sti scavetatjille? No, l’agghje accattéte fatte-e-tótte = Li hai preparati tu questi biscotti al finocchietto? No, li ho comprati già fatti.

Stasöre ce mangéme ‘nu polle bèlle-e-fatte = Stasera ceneremo con un pollo rosolato comprato in rosticceria.

Nella nostra epoca frenetica, si consumano pietanze già precotte. Ma tu vuoi mettere una domestica spaghettata con le cozze? Le nostre donne passano mezza mattinata a prepararla, ma il risultato è cento volte superiore a quello ottenuto usando cozze sgusciate e surgelate…(blah!)

Posso accettare i turcenjille fatte-e-tótte ma crudi, fidandomi del macellaio sotto casa.

Quelli in vendita arrostiti alla brace (bèlle-e-prònde) nei chioschi vicino al Santuario di San Matteo, quantunque profumatamente invitanti, mi danno un senso di sporcizia (Ozz’ózze)

Filed under: BTagged with:

Bèlle-bèlle 

Bèlle-bèlle avv. = Tranquillamente

In modo quieto, calmo.

Jì arrevéte Ze Pèppe, belle-belle, cìtte cìtte = e’ arrivato Zio Peppe, tranquillamente, zitto zitto.

In funzione esortativa: invito alla calma, alla riflessione, alla prudenza. non essere impulsivi, a restare tranquilli.

Uagnü, belle belle, nen ve pegghjéte còllere per senza njinde!= Ragazzi, calma, non vi adirate per un nonnulla.

Filed under: BTagged with:

Bèlle e bùne

Bèlle e bùne loc.id. = Inaspettatamente

Si usa per indicare un evento che si presenta inatteso, all’improvviso, di sorpresa, repentinamente, per lo più con risvolto negativo.

Stèveme jucànne ai càrte, e Mattöje belle e bùne cadètte dalla sèggje = Stavamo giocando a carte (quando) Matteo all’improvviso cadde dalla sedia.

Simile a tutte ‘na vòlte = tutto d’un tratto (che può volgere al positivo).

Filed under: BTagged with:

Beföne

Beföne s.m. = Malattia del frumento.

Stagonosporiosi o Carbone del frumento.

Per estensione, se qualcuno mostra di sragionare, si addita come uno che töne ‘u beföne ‘nde la chépe = ha il marcio nel cervello.

Più pittoresca la frase : tòcche de beföne = ha un tanfo di marcio (nella testa)

Viene chiamato così anche il tanfo di muffa che si avverte nei locali umidi: föte de beföne = puzza di muffa.

Filed under: BTagged with:

Bedèlle

Bedèlle s.m. = bidello, bidella.

Chi è addetto alla pulizia dei locali scolastici e alla sorveglianza degli allievi.

E’ diventato un soprannome azzeccato.

Ora si chiamano operatori scolastici.

Ricordo Castigliego ‘u bbedèlle

Filed under: BTagged with:

Becchetjille

Becchetjille s.m. = Pizzetto

Barba tagliata a punta o arrotondata sul mento e rasata sulle guance.

Nell’esempio (foto dal web) è raffigurato ‘u becchjille di Leonardo Di Caprio.

Filed under: BTagged with:

Becchenòtte

Becchenòtte s.m. = Bocconotto

Prodotto di pasticceria di origini abruzzesi.

Il bocconotto è un pasticcino di pasta frolla ripieno di miele, crema pasticcera, marmellata o di cioccolato.

Il nome deriva dal fatto che questi dolci sono piccoli abbastanza da poter essere mangiati in un solo boccone, magari accompagnati da vino passito.

La variante pugliese, prevede un ripieno di mandorle e amarene, racchiuso nel medesimo involucro compatto.

Scherzosamente, qualdo qlcu sbadiglia senza coprirsi la bocca spalancata, si sente dire da qualche astante buontempone che imita lo sbadiglio: Aaahum, ‘nu becchenòtte! = Aaahum, ci vorrebbe un bocconotto per chiudergli la bocca!

Filed under: BTagged with:

Bècche 

Bècche s.m. = Mento

In italiano il termine quasi omofono “becco” indica la formazione mandibolare cornea tipica degli uccelli, usata per afferrare il cibo e anche per difendersi.

Veramente designa anche il maschio della capra o – per la presenza di corna – un uomo tradito dalla moglie…

Da noi definisce la parte inferiore del volto, corrispondente alla parte mediana della mandibola. Talvolta anche il pizzetto, la barba che cresce sul mento è chiamato bècche o becchetjille. Vengono pronunciati con la doppia iniziale: bbècche, bbecchetjille.

Se il mento è particolarmente pronunciato dicesi chjèppe.

Filed under: BTagged with:

Bebbùzze

Bebbùzze s.m. = Rigonfiamento

Bitorzolo, bernoccolo, sporgenza, protuberanza, per lo più riscontrata sulla testa a seguito di un trauma.

Giuànne jì cadüte e c’jì fàtte ‘nu belle bebbùzze = Giovanni ècaduto è si è procurato un grosso bernoccolo.

Anche su corpi inanimati si riscontrano prominenze.

L’àreve de vulüve jì tutte chjüne de bebbùzze = l’albero di olivo è pieno di bitorzoli

Filed under: BTagged with: