Lacjirte s.m. = Sugarello
Pesce comune del Mediterraneo, della famiglia (Trachurus Trachurus), considerato alla stregua del “pesce azzurro”
Caratteristica sui due fianchi laterali una fila di spinelle esterne.
Va bene al cartoccio, fritto o in umido, al sughetto.
Che derivi da qui il nome italiano sugarello? Può anche essere che il nome derivi da sughero, perché alla brace le carni tendono a presentarsi asciutte, stoppose o compatte come il sughero.
Ecco come viene chiamato nelle varie forme dialettali:
Suello, Suro, Sauro, Sugarello, Sughero, Sugherello, Tràule, Sorello, Suràlu, Sciuro, Sgombro bastardo, Savaro, Lacierte, Spicaluru, Occhione.
Per constatazione diretta ricordo che in Calabria è detto Sauro, e nel Tarantino Traule, o Suro o Surino.
Merceologicamente è ritenuto di scarso pregio. Trova invece degno apprezzamento nella cucina locale.
(Foto dal web)
Strumento di legno di forma cilindrica, usato in cucina per distendere e assottigliare la pasta sulla spianatoia.
La parola greca laganon era usata per indicare un foglio grande e piatto di pasta tagliato a strisce.
Pianta delle liliace (Muscaro comosum). I Botanici la chamano anche con il sinonimo Leopoldia comosum.
Mollusco bivalve (Pinna nobilis) della fam. delle Pinnidae, che vive solo nel Mare Mediterreaneo. Può raggiungere dimensioni ragguardevoli, fino a 100 cm. di lunghezza. La sua raccolta è vietata dal 1999. Essendo edule, e trattandosi di un mollusco filtratore, è estremamente rischioso mangiarlo in quanto accumula assorbendoli dal mare grandi quantità di inquinanti e patogeni.