Categoria: M

Mbruìgne

Mbruìgne s.m. = Vaiolo

Accettabili anche le versioni mbruìlle e mbruvìlle.

Malattia infettiva che si manifestava con infiammazione acuta della pelle caratterizzata da vescicole e pustole, tumefazione e pus.   Fortunatamente il vaiolo è stato debellato alle nostre latitudini grazie alle precoci vaccinazioni di massa.

‘Mbruìgne salvàgge = Varicella

Affezione cutanea caratterizzata dalla comparsa di macchie sulla pelle che poi si evolvono in vescicole multiple contenente liquido e infine si trasformano in crosticine.  Al contrario del vaiolo, ad avvenuta guarigione i mbruìgne salvagge non lasciano butteri (lesioni o cicatrici) sulla pelle.

Se i mbruìgne salvagge si insediano sotto le ascelle, si chiamano rezzetjille = ricci piccoli, forse perché particolarmente dolorosi e pungenti come ricci.

Filed under: MTagged with:

Mbrusatöre

Mbrusatöre s.m. = Imbroglione

Colui che imbroglia, raggira, truffa gli altri per sua indole.
Soggetto da tenere alla larga.
Sinonimo simil italiano: ‘mbrugghjöne.

Invece è andato in disuso atturrande (clicca)

Filed under: MTagged with:

Mbruscenàrece

Mbruscenàrece v.intr. = Rigirarsi, rivoltarsi, rotolarsi

Voltarsi ripetutamente, specie di equini, che talvolta di coricano sul terreno e si voltano e si rivoltano, come per grattarsi contro il suolo.
Lo stesso fanno anche i suini dentro il fango, pare per ripulirsi, e i cani per delimitare il proprio “territorio” con il loro odore dopo aver esaurito la pipì.

Viene detto come un rimprovero dalle mamme che vedono i loro figli che, giocando, si stendono e si muovono sul pavimento o che fanno la lotta avvinghiati.

Javezàteve: sèmbre mbruscenéte pe ‘ndèrre! = Alzatevi! State sempre a rivoltarvi per terra.

Questo verbo è usato anche in tutta la Daunia e addirittura nella Campania.

Esiste il sinonimo mutresciàrece. Ma è più antico e quasi decisamente in disuso.

Raramente si usa nella forma transitiva, mbruscené., ma solo come iperbole o in maniera figurata.

Raramente si usa nella forma transitiva, mbruscené., ma solo come iperbole o in maniera figurata.

L’agghja mené ‘nu škafföne e l’agghia ‘mbruscené per ‘ntèrre = Gli devo assestare uno schiaffone e lo devo far rotolare per terra (esagerato!)

Filed under: MTagged with:

Mbrusé

Mbrusé v.t. = Raggirare, imbrogliare

Imbrogliare, turlupinare, ingannare, carpendo l’ingenuità e la buona fede.

Succede di essere ‘mbruséte da qualche lestofante che fa apparire un affare del tutto vantaggioso. Il vantaggio dopo si rivela solo suo.
L’affare, per essere un vero affare, deve essere conveniente per le due controparti.
Invece ‘u ‘mbrusatöre = l’imbroglione, l’affare lo fa solo lui.

Filed under: MTagged with:

Mbrutelé

Mbrutelé v.t. = Sporcare, infangare.

Insudiciare anche inavvertitamente qlcu o qlco.

il cuoco spesso si sporca di sugo o di grassi. Ce ‘mbrutelöje,si insudicia.

Filed under: MTagged with:

Mbruzzené

Mbruzzené v.t. = Imbacuccare

Coprire bene con indumenti caldi e pesanti, anche senza badare all’eleganza.

Alla lettera significa vestire, infilare, mettere addosso a qlcn un bruzzöne.

Nen avènne pavüre d’u frìdde, mbruzzenìjele ‘u crjatüre e pùrtele före = Non temere il freddo, imbacucca per bene il bimbo e portalo all’aperto.

Nella forma riflessiva dicesi ‘mbuzzenàrece = imbacuccarsi.

Pe ‘stu sòrte de frìdde ch’ò fàtte, me so’ mbruzzenéte belle belle e so jüte ‘u stèsse ‘ngambàgne = Nonostante questo gran freddo che c’è stato, mi sono imbacuccato ben bene e sono andato ugualmente in campagna.

Filed under: MTagged with:

Mbué

Mbué v.t. = Minacciare

Intimorire, terrorizzare, far rimanere di sasso.

Sacce cum’jì, ma Pàdre Püje me mbuöje a me = Non so com’è, la figura di Padre Pio di impietrisce (mi blocca, mi fa rimanere pensieroso, mi incute timore e rispetto).

So’ ssüte per rembruveràrle e quiddi delinguènde m’hanne mbuéte = Sono uscito per rimproverarli, ma quei delinquenti mi hanno intimorito.

Il termine è un po’ desueto. È usato ancora, ma solo dalle persone anziane.

Filed under: MTagged with:

Mbulenatüre

Mbulenatüre s.m.. s-f- = Infarinatore, impanatore; infarinatura.

1) ‘u mbulenatüre (al maschile). = infarinatoio.

È un arnese usato dalla brave massaie per infarinare gli alimenti prima della friggitura.

Generalmente di alluminio o di acciaio inox, è composto da due pezzi sovrapposti: quello inferiore è il contenitore della farina (o anche del pane grattugiato) in cui si pongono i cibi crudi e si rivoltano in essa per farla aderire; quello superiore, bucherellato, consente all’impanatura o all’infarinatura in eccesso di cadere nel contenitore inferiore mediante scuotimento, una volta che vi sono stati trasferiti gli alimenti.

Questo sostantivo deriva dl verbo mbulené = infarinare.

2) ‘a mbulenatüre (al femminile) = infarinatura.

L’operazione di infarinare e togliere l’eccesso di farina chiamasi, ma al femminile, ‘a mbulenature= l’infarinatura.

Io ricordo che mia madre usava una specie di canestro rotondo fatto di giunchi intrecciati a maglia larga, con i bordi bassi, che svolgeva egregiamente il suo ruolo di mbulenatüre.

Linguisticamnte sarebbe un bisticcio: Ce völe ‘u mbulenatüre per fé ‘a mbulenatüre = Ci vuole l’infarinatore per fare l’infarinatura.

Filed under: MTagged with: ,

Mbulené

Mbulené v.t. = Infarinare

È un’operazione che le brave massaie conoscono alla perfezione: cospargere di farina qli alimenti prima della frittura in modo da renderli dorati e croccanti.

Fin qui la definizione per il resto d’Italia, che usano infarinare le cotolette e altrii cibi. A Manfredonia, fortunatamente, il verbo è molto selettivo perché mbulené si riferisce solo all’infarinatura dei prodotti di mare da friggere: justenèlle, sìcce, maccarüne,alüce, alózze, paléje, lardechelle, ecc. = trigliette, seppie, ghiozzi, alici, merluzzetti, sogliole, attinie, ecc.

Filed under: M

Mbupazzàrece

Mbupazzàrece v.rifl. = imbellettarsi, truccarsi

Ovviamente è un’operazione tipicamente femminile. Usare qls cosmetico, anche in maniera vistosa

Il p.p. è ovviamente aggettivato: mbupazzéte = truccata.

Addjì ca te ne vé tuta mbupazzete? = Dov’è che te nei vai tuta imbellettata?

Cjì mbupazzéte bella belle e ce n’ì jüte a ballé = Si è truccata ben bene e se n’è andata a ballare.

L’etimo, secondo me, deriva da püpe = pupa, bambola. Quindi il verbo significa alla lettera “rendersi bella come una bambolina”. Ovviamente questa è una opinione, e, in quanto tale, sempre opinabile.

Filed under: MTagged with: