Sólche

Sólche s.m. = Solco

Fenditura lunga, più o meno profonda, che l’aratro o altro strumento incide nel terreno.

Oltre il solco tracciato dall’aratro, in dialetto si identifica lo scavo che si fa nel cimitero per seppellire i morti.

Siccome le buche erano allineate per il lungo, gli spazi calpestabili tra le varie file nel camposanto si chiamavano jìnd’i sólche = tra i solchi.

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Söghe

Söghe s.f. = Sega

Strumento metallico usato per tagliare corpi solidi (legno, laterizio pietre dure, metalli).

Nella sua forma più semplice, è costituito da una lama d’acciaio munita di denti e retta da un telaio. Questo strumento è spinto a mano con un movimento di vai e vieni.

Se la lama dentata è unita ad un manico chiamasi serràcchje = saracco.

Quello lungo anche due metri con due impugnature dicesi strungöne.

Fin qui le seghe usate manualmente. Quelle elettriche sono a nastro dentato o a disco di acciaio temperato o diamantato (flex).

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Smuscelé

Smuscelé v.t. = Sgonfiare, rendere flaccido

Significa anche deperire, dimagrire rendere molle.

Mi so’ smusceléte ‘a panze = Mi si è sgonfiata la pancia (E’ diventata flaccida).

Stu’ cuscjüne sté tutte smusceléte: mitte l’ata léne da jìnde = Questo guanciale è tutto molle: metti l’altra lana dentro.

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Smòrza-tegnüse

Smórza-tegnüse s.m. = Tuffetto, svasso

Accettabile anche la pronuncia smozza-tegnüse.

Sono uccelli acquatici (Tachybaptus ruficollis) piuttosto diffusi.
Da bambini li vedevamo a gruppi nelle calette della scogliera di Siponto o all’interno del bacino del Mandracchio, sotto il Faro di Manfredonia.
Fanciullescamente le chiamavamo “paparèlle”.

Abilissimi a tuffarsi per ghermire piccoli pesci di cui si nutrono in prevalenza. Sono più propensi al nuoto che al volo.
Vivono in acque lacustre e salmastre. Le specie nostrane evidentemente si sono acclimatate all’acqua marina, o almeno a quelle nei pressi delle numerose sorgenti litorali.

Le mie ricerche mi hanno portato a definire il nome italiano e regionale.
Credo che scientificamente si identifichino nel genere Tachybaptus o Pòdiceps, forse nella specie Podiceps nigricollis (dal collo nero) oppure in quella Tachybaptus ruficollis (dal collo rossastro) credo dal colore del piumaggio del loro collare.

Il curioso nome (in napoletano detto Sommuzzarièllo) deriva dal suo modo di tuffarsi nell’acqua e del suo rimanere in apnea.

Nel nostro dialetto Smórza-tegnüse deriva da smurzé o smuzzé = sommozzare e tegnüse = piccolo pesce che vive in acque poco profonde.

Ringrazio vivamente Bruno Mondelli per il suo suggerimento.

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Smirjòtte

Smirjòtte sopr.= Smiriota, Smirnese, originario o nativo di Smirne (Asia minore)

Il lettore Lino Brunetti asserisce che quel soprannome fu affibbiato al guardiano del cimitero di Manfredonia, collega del Vassjire. Addirittura (caramba che sorpresa!) ‘U Smirjòtte era lo zio di un altro nostro affezionato lettore, Umberto Capurso

Smirjòtte: Costui, o qualche suo antenato, “fu così chiamato solo perché era nato o proveniva da Smirne, città dell’Anatolia o Turchia sull’Egeo, nel breve momento che questa città fu occupata da truppe italiane, credo nel 1910-1912” (Lino Brunetti)

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Smèrle

Smèrle s.m. = Smerl

Tipo di ricamo per orli che presenta sporgenze e rientri,come le merlature delle torri di fortificazione o dei castelli.

Ritengo che l’etimo sia proprio “merlo” ,nel senso di tratto di mura nelle fortificazioni che sporge in altezza a intervalli regolari.

Uno dei primi punti che le nostre mamme andavano ad imparare dalle bravissime ricamatrici professionali.

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Smandullé

Smanndullé v.t. = Guastare, rendere inservibile

In italiano il verbo simile “smantellare” significa per lo più: abbattere, demolire, smontare un impianto, un palco, come anche il sinonimo “sbaraccare”.

Invece in dialetto significa per lo più rompere un oggetto, un utensile con delle parti meccaniche in movimento, come ad esempio un giocattolo, un orologio, un bambolotto, un’automobilina telecomandata, una bicicletta, ecc.

Giuànne töne l’artèche: quèdda bececlètte l’ò smandulléte tutta quande = Giovanni è irrefrebabile: quella bicicletta l’ha resa inservibile.

Ne deriva:

– Smandulléte agg. = inservibile, non funzionante, o malfunzionante.
I molle d’u ljtte sò tutte smandulléte = Le reti del letto sono totalmente insicure.

– Smandullàrece v.i. = (riferito ad oggetti inanimati) mostrarsi instabile, insicuro, pronto quasi quasi a collassarsi.
Stàtte attjinde ca ‘sta sègge ce smandullöje = Sta attento perché questa sedia è insicura e può cedere.

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Smanajöle

Smanajöle agg. = Estroversa, espansiva.

L’aggettivo specificamente è riferito, solo al femminile, a ragazza vivace, briosa, effervescente ma poco propensa a svolgere lavori domestici.

Non credo che si sia mai visto un ragazzo smanajùle

Insomma bella e piacevole nel divertimento, ma in casa decisamente škenèlle= scansafatiche.

Deriva certamente da smànje = smania, desiderio incontenibile, voglia impaziente…di andare a divertirsi.

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Smagnöne

Smagnöne s.m. = Segnale campestre

Di solito serve per avvertire che un frutteto o un prato o un campo è stato irrorato di anticrittogamici.

Per prudenza è meglio non coglierne frutti fino alla completa maturazione, altrimenti si rischia l’avvelenamento.

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