Categoria: M

Mullètte

Mullètte s.f. = Molletta

In termine italiano indica “pinze di piccole dimensioni per afferrare pezzetti di ghiaccio, zollette di zucchero; in partic. molle da focolare” (Sabatini-Coletti).

In dialetto mullètte indica due cse: quella per per afferrare tizzoni di carbone acceso, ma sopratutto la pinzette da bucato.

Angiolètte uà spànne i panne: ce vònne i mullètte = Angela deve stendere la biancheria lavata: occorrono le pinzette da bucato.

Filed under: MTagged with:

Mummelacchjöne

Mummelacchjöne agg. e s.m. = Debole

Che manca di vigore, di forza e fig. irresoluto, poco autorevole.

Epiteto offensivo che si riferisce ad una persona di poco vigore, fisicamente e/o caratterialmente.

Viene da mómmele, fiacco

Il sostantivo designa una persona fiacca, ed ha il medesimo significato dell’aggettivo.

‘Nu mummelacchjöne è considerato perdente su tutta la linea.

Filed under: MTagged with:

Munacèlle

Munacèlle s.f. = Novizia, Mandorla vuota, Chiocciola aperta.

1) Munacèlle = Novizia. Piccola suora che non ha ancora preso i voti. Sono dette munacèlle (monachine) forse perché si pensava che le fanciulle in convento ci andassero a causa della loro testolina vuota…o anche perché destinate a non fare figli, e quindi a rimanere “vuote” come spiegato al significato 2).

2) Munacèlle = Mandorla senza frutto. Durante la selezione delle mandorle raccolte dalla pianta, si scartano alcune per il loro peso leggero, perché si presume che siano vuote. In effetti se si schiaccia il guscio si trova il seme solo in forma embrionale.

3) Munacèlle = Chiocciola verde. Si tratta di una specie di chiocciola dal guscio verdastro (Helix aperta o Cantareus apertus) che ha la peculiarità di emettere una grande quantità di schiuma, creando intorno una specie di barriera protettiva. In Sardegna sono chiamate Monachelle o Monzettas o Mongettas (dalla manzoniana Monaca di Monza) per via del velo biancastro che talora le ricopre, come il velo monacale.

La le carni un po’ più sode della chiocciola comune (vedi: ciamarüche), ma ugualmente apprezzata dalle nostre parti.

Filed under: MTagged with:

Mundìcchje

Mundìcchje topon. = Monticchio

Questo toponimo identifica una delle quattro zone in cui idealmente si suddivideva la città di Manfredonia (oltre a Söpe-a-Trjüne, Före-a-Porte e Abbasce-a-mére).

Questo intero rione, città nella città, è sorto al di fuori di Porta Montanara, abbattuta negli anni ’20. Era ubicata nelle mura che chiudevano ad est la città, su Via Torre dell’Astrologo, nei pressi della Farmacia Giornetti.

Per la rapida espansione della città alla fine della prima Guerra Mondiale, e vertiginosamente nel secondo dopoguerra, questo è diventato il più popoloso quartiere di Manfredonia anche a causa della migrazione interna proveniente dai paesi garganici, da Monte Sant’Angelo in prevalenza.

Forse il suo nome può derivare proprio da questo: Monticchio = una piccola Monte S.A. (senza voler essere blasfemo: un po’ come Brooklyn, detta Little Italy = Piccola Italia a New York).

Filed under: MTagged with:

Munelècchje

Munelècchje s.f. = Mènola (Spicara maena) è un pesce di mare della famiglia Centracanthidae.

Quando si pescava con il sistema della sciabica, si raccoglieva una gran quantità di pesci piccoli, di varie specie, considerati di scarso valore commerciale detti “‘i pìsce meškéte” = i pesci mischiati e si vendevano a piattecjille = “a piattini”, non a peso.

Le nostre nonne, che sapevano trasformare in gustose pietanze i pesci piccoli, ritenuti di scarso pregio, e anche gli avanzi più impensati, ci ricavavano una zuppa profumatissima per intingervi e ammorbidire i tozzi di pane avanzati e induriti da giorni.

Tra i vari pesci “mischiati” (sbarrungjillevuparèllejustenèllemaccarüne, ecc.) vi erano le mitiche munelècchje.

Le chiamo mitiche perché oggi le vediamo molto di rado. I giovani di oggi non sanno nemmeno come sono fatte. Ci fidiamo delle sue doti eccezionali esaltate e tramandateci dai nostri nonni, che decantano con nostalgia la scomparsa ciambòtte de munelècchje.

Per risalire all’origine del nome, i pescatori, da me interpellati, dicono che si tratta di giovani mìnele o mìnje = menole (Spicara flexuosa o Spìcara Maena).

Va detto che questo pesce cambia i colori della sua livrea a seconda dell’età, del sesso, della stagione-

Filed under: MTagged with:

Munezzéle

Munezzéle s.m. = Immondezzaio

Luogo ove si conferisce l’immondizia, discarica.

Inteso anche figuratamente come luogo con il massimo disordine, o peggio, pieno di lerciume.

Jéte a rezzeljé ‘a stanze, ca assemègghje ‘nu munezzéle = Andate a riordinare la stanza, perché sembra un deposito di spazzatura.

Quanne ìi bagnande ce ne vanne, ‘a spiagge jì ‘nu munezzéle = Quando vanno via i bagnanti, la spiaggia (libera) è come un immondezzaio. Purtroppo è vero!

Filed under: MTagged with:

Munezzére

Munezzére o munezzéle s.m. = Immondezzaio, discarica

Grande deposito a cielo aperto ove si conferisce la spazzatura di uno o più centri abitati.

Le discariche ora sono regolate da normative molto rigide per evitare inquinamento delle falde acquifere del sottosuolo.

Quando le mamme vedevano troppo disordine nella camera dei figlioli esclamavano:
E che àmme fatte quà,’u munezzére? = E che abbiamo fatto di questa camera, un immondezzaio?

Filed under: MTagged with:

Muntué

Muntué v.t. = Menzionare, nominare, citare

Accettabile a che la pronuncia məntué, usata in tutta la Daunia.

Il bel verbo deriva dal latino mente habere avere in mente, attraverso il francese antico mentevoir (leggi mant-vuàr)

San Francesco, nel famoso «Cantico delle creature» usa questo verbo nel verso:
«Ad te solo, Altissimu, se konfàno et null-homo ène dignu te mentovare
In italiano moderno significa: “A te solo, o Altissimo, si addicono e nessun uomo è degno di menzionarti.”

Quando alle Scuole Medie la prof. che ci presentò questo Cantico, io sapevo già perfettamente, alla prima lettura, il significato di “mentovare” ancor prima della sua spiegazione.

Uhé, Giuà, proprje ajire t’amme mentuéte = Ehi, Giovanni, proprio ieri ti abbiamo nominato!

Filed under: MTagged with:

Mupacchjöne

Mupacchjöne agg. e s.m. = Cervellotico.

Deriva da müpe (femminile möpe), di grado un po’ meno grave.

L’aggettivo è riferito ad un soggetto dal carattere imprevedibile, un po’ squilibrato e inaffidabile, talvolta anche testardo, fissato, che non sente ragioni.

Uì, mò ho ‘mmurréte! = Eccolo, adesso non intende ragioni!

È il momento in cui un mupacchjöne “ammupisce“, ovvero si intestardisce e si impunta come un mulo che pianta gli zoccoli nel terreno, incrollabile nella sua cocciutaggine e caparbietà.

Filed under: MTagged with: ,

Mupègne (alla)

Mupègne (alla) loc.avv. = Incoerentemente, senza discernimento, follemente.

Agire ‘alla mupègne’ (alla maniera del mupacchjöne), significa prendere inprovvise decisioni cervellotiche, senza ascoltare alcun consiglio, in maniera bizzarra e incontrollata.

 

Filed under: MTagged with: