Categoria: S

Sbatàcchje

Sbatàcchje s.m. = Asse di legno

Usato in edilizia dai carpentieri che preparano i casseri per il calcestruzzo.

Ll’ing.Michele Granatiero mi dà una definizione prettamente tecnica:

«Spezzone di piccole dimensioni di asse di legno utilizzato saltuariamente nella carpenteria delle strutture portanti e non di una costruzione».

Utilissimo e versatile, l’asse funge da sostegno, da distanziatore, da allineatore, ecc.

I pescatori, che non capiscono nulla di edilizia, chiamano scherzosamente sbatacchje l’organo sessuale maschile.

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Sbavettüne

Sbavettüne avv. = Affannosamente

Dappertutto, in giro, per ogni parte.

La locuzione verbale Jì sbavettüne = andare in giro, senza sosta, affannosamente alla ricerca di qlcu o qlco.

Tó sté còmete a caste, e jüje véche sbavettüne da ‘nu quarte e n’ate a cerché de guadagné quàcchècöse = Tu stai tranquillo a casa tua, mentre io vado affannandomi da tutte le parti per cercare di guadagnare qualcosa.

(vedi: Spjirte)

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Sberbjé

Sberbjé v.i. = Bighellonare

Corretta anche la grafia sbirbjé.

Gironzolare, passeggiare, girovagare, passeggiare senza dedicarsi ad un’attività utile.

Addu jì ca ve ne jéte sberbjànne? = Dov’è che ve ne andate girovagando? Andate compiendo malefatte? Andate a sfottere i passanti?

Deriva da birbante, briccone, birbone, scherzoso modo di apostrofare i ragazzini un po’ monelli. In italiano esiste il verbo birbanteggiare.

– Addj’ì ca sté fìgghjete? – Sàcce! A quest’öre ce ne vé sèmbe sbirbjànne = Dov’è tuo figlio? Non lo so? A quest’ora se ne va sempre gironzolando.

Se la figlia era femmina si chiedeva: Addj’ì ca sté ‘a fìgghja töve? / töje

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Sbernazzé

Sbernazzé v.t. = Minacciare, scatenarsi, incombere, intimorire

Voce marinaresca, simile all’altre termie spagnolesca ammanazzé = amanacer = minacciare.

Specificamente riferito alle condizioni meteorologiche.

Turnemecìnne ca ‘u mònde sbernàzze si può dire anche sbernazzöje = Torniamocene (veleggiamo verso casa) perché il maltempo incombe dalla montagna, sta per scatenarsi, fa temere una burrasca.

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Sbrascé

Sbrascé v.t. = Spalettare

Allargare la brace con una paletta per ottenere ancora gli ultimi sprazzi di calore.

Difatti allargando la carbonella residua nel braciere, semi spenta, si allontana la cenere che la copre, così che la presenza dell’ aria faccia ravvivare un tantino il fuoco rimanente per consentirgli di consumarsi del tutto.

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Sbrevugné

Sbrevugné v.t. = Svergognare, screditare.

Smascherare le reali intenzioni, le colpe, le malefatte di qcn.; indurre qcn. a vergognarsi muovendogli aspri rimproveri; esporre a biasimo, alla pubblica riprovazione.

Con un neologismo più disinvolto si dice sputtanare: screditare in modo clamoroso, porre in cattiva luce rivelando aspetti del carattere o comportamenti deplorevoli e meschini tenuti nascosti.

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Sbuccatöre

Sbuccatöre s.f. = Sbocco

Luogo dove sbocca un corso d’acqua, una conduttura, una strada e sim.;
apertura verso l’esterno di una galleria, di una grotta.

Specificamente alla sbuccatöre ‘u vjinde = indica lo sbocco (di una strada urbana investita dal soffio impetuoso) del vento.

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Sbuleté

Sbuleté v.t. = Slogare

Qlcu pronuncia anche svuleté. Come eredità degli Spagnoli, la b e la v si confondono facilmente (varevjire, vosche, avaste= barbiere, bosco, basta.)

Spostare un arto dalla sua articolazione naturale.

Usato spesso in forma riflessiva: sbuletàrece. Credo che derivi dal verbo svoltare, andare in un’altra direzione.

Me so’ sbuletéte ‘u pöte = Mi sono slogato la caviglia.

Fino a pochi anni fa esistevano dei praticoni molto abili che riuscivano a far rientrare nella propria articolazioni le ossa slogate della spalla, del polso, del gomito e delle caviglie.

La Signora Antonietta Potenza che una decina di anni fa, ha “sistemato” il mio polso slogato a seguito di una caduta, dopo la necessaria manipolazione, invece di mettere sulla parte dolorante il solito bianco dell’uovo – in aggiornamento scientifico – ha usato sorprendentemente il Lasonil.

Credetemi dopo pochi giorni di riposo ho ripreso completamente la funzionalità dell’arto.

Il bianco dell’uovo assieme alla stoppa l’ho sperimentato su una storta che mi aveva gonfiato una caviglia. Sapete che il mio medico mi ha detto che è come una ingessatura semirigida, e che perciò mi avrebbe giovato? Effettivamente….

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Sburdacchjéte

Sburdacchjéte agg. = Ingozzato, rimpinzato, abbuffato

Si riferisce a persona che ha mangiato esageratamente, fino a debordare, oltrepassare i limiti, eccedere.

Ritengo che l’origine dell’aggettivo vada ricercata, per similitudine, nel verbo italiano ‘debordare’: uscire dal bordo, traboccare, straripare, tracimare.

Famosa è la figura dei pùrche sburdacchjéte = i porci ingordi riferito a persone con lo stomaco ingozzato, soggetti insaziabili che forse riescono a infilarci qualcosa ancora.

Assemegghjéte a düje pùrche sburdacchjéte = Sembrate due maiali rimpinzati.

Ossia: siete due persone insaziabili. Quando la smettete di ingozzarvi?

Sinonimi:
Scaleméte, sgajéte, sbummenéte (o sbulmenéte), forse derivato da bulimia.

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