Finghè la bbèlle jì pprjéte, ‘a bbrótte c’jì ggià cuchéte.

Accettabile l’avverbio fin’a cchè  =fintantoché, nel mentre.
“Nel mentre che la (donna) bella viene pregata (corteggiata), quella brutta si è già (sposata e addirittura) coricata (col marito).

La donna che sa di essere bella si crea delle illusioni e temporeggia nello scegliere!”.

Ringrazio infinitamente il dott. Matteo Rinaldi per avermi fornito questo bellissimo proverbio, con tanto di spiegazione, anticipandomelo dalla sua raccolta di oltre 1600 di prossima pubblicazione.

In altri termini ai dice che “si tira la calzetta” e in questo caso la fatalona resta con “un pugno di mosche” in mano, mentre le altre “fanno i fatti”.

Notare il raddoppiamento fono-sintattico di pprjéte, bbèlle, bbrótte, ggià.

Il parlante locale lo pronuncia  anche se lo si scrive con la consonante singola.

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