Acciungàrece v.t. = Paralizzarsi.
Essere colpito da paralisi, diventare cionco, storpio, sciancato, specie agli arti.
Deriva dall’italiano cionco agg. con vari significati (troncato, mozzato, monco, spossato di stanchezza o debolezza, storpio, sciancato, paralitico).
E che, te sì acciunghéte ‘i méne? = E che, ti sei paralizzato alle mani?
È un rimprovero verso qlcn che non si dà da fare.
Quìddi méne ce avrìnn’acciunghé!= Quelle mani (che non stanno mai ferme) dovrebbero anchilosarsi.
Il rimbrotto questa volta è, al contrario, rivolto verso chi ha propensione ad allungare le mani addosso alle donzelle….
Nòneme sté sèmbe acciunghéte söpe a ‘na sègge = Mia nonna (che è paralitica) sta sempre bloccata sopra una sedia (a rotelle).
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