Crépe

Crépe s.f. = Capra

È un animale ovino apprezzato per la delicatezza delle sue carni in giovine età (‘u crapètte il capretto) e l’ottima digeribilità del suo latte. La carne della capra adulta è più coriacea, ma indicata nella preparazione in umido, non arrosto.

Una volta si usava la sua pelle per farne guanti e otri per il vino e l’olio.

La capra (Capra hircus) riesce a nutrirsi anche si vegetali duri, spinosi, coriacei, e per questo allevato prevalentemente in zone montane di tutto il mondo.

Il maschio della capra, l’irco o il capro, in dialetto dicesi crapöne s.m. anche nel significato di testone, cocciuto e poco propenso all’apprendimento. Sì ‘nu crapöne.

Il nome dialettale subisce, come tanti altri, la metatesi, ossia lo spostamento di una consonante all’interno del nome. come accade anche per frabbecatöre, stròppje, frummàgge, premmanèndeecc.

Andate a leggervi il Detto: Salüte e frasche,

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1 Comment

  1. Basta farla cuocere un po’ di più. Il ragù uà peppiè”. È il più puro tra gli animali da carne perché mangia solo erba, neanche i cereali. È fonte di proteine solo nobili con basso contenuto di colesterolo ed è uguale alla carne di pollo. Come per il maiale, si buttano solo le ossa. È sublime al ragù, con i mezzi ziti spezzati, i cui rimasugli di fine piatto vanno mangiati, rigorosamente, con il cucchiaio. È il mio pranzo domenicale preferito (quando posso…)


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