Crumatüne 

Crumatüne s.f. = Cromatina. Cera per lucidare le scarpe.

Va bene anche scritto crumatïne.

La denominazione commerciale “Cromatina” dal greco χρμα –ατος = colore) diventò un nome comune per indicare il lucido per scarpe, ed era largamente usato anche in italiano.
Ora si preferisce adoperare l’aggettivo sostantivato “lucido” per designare questo prodotto.
Fino agli anni ’70 era commercializzato in pasta piuttosto solida, contenuta in scatolette metalliche rotonde, con il coperchio rimovibile.  Ricordo le varie marche dell’epoca: le più diffuse Tana e  Marga; quindi Brill, Emulsio, Ebano, Lion noir, Guttalin e Sutter, nei vari colori: nero, testa di moro, marrone, rosso, giallo.
Si applicava sulle calzature mediante una specifica spazzola

Poi fu distribuito in forma cremosa in comodi in tubetti, come quelli del dentifricio.
Ora si vende in flaconcini dotati di un pratico tampone a spugna, sotto forma di liquido speciale autolucidante.

Da non confondere con cré-matüne = domani mattina

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