Fàrece brótte 

Fàrece brótte loc.id. = Guastarsi, inacidirsi, diventare immangiabile

Alla lettera significa: divertare brutto, imbruttirsi.

Non è un problema estetico. Si riferisce a cibo o ad avanzo di cibo che è meglio consumare subito perché altrimenti fino al giorno successivo ce fé brótte = si guasterebbe

Insomma cambia aspetto, ri ricopre di muffa, ingiallisce, si inacidisce (ce fé acìzze = si fa acido o rancido).

Meh mangiatìlle st’ate e düje chelómbre ca fine a quann’jì cré ce fanne brótte =Suvvia, mangiateli questi altri due fichi fioroni perché (altrimenti) fino a domani diventeranno acidi.

Mà ‘sti cerése ce sò fatte brótte = Mamma, queste ciliege si sono guastate!

Un’amica tedesca di mia figlia che capisce abbastanza bene l’italiano, una volta venne a Manfredonia. Quasi al termine della cena, mia moglie la sollecitò a consumare gli ultimi due pezzetti di mozzarella di bufala, altrimenti l’indomani si sarebbe “fatta brutta”. La poverina rivolse allora uno sguardo perplesso e preoccupato verso mia figlia. Perché avrebbe dovuto imbruttirsi lei che aveva mangiato la nostra specialità con tanto gusto? Allora mia figlia che parla benissimo il tedesco la tranquillizzò, spiegandole che sarebbe stata la provolina e non la ragazza a diventare “brutta” l’indomani , dando il significato corretto alla locuzione idiomatica manfredoniana.

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