Na volte all’anne…

Na volte all’anne…

Il proverbio intero così recita:

‘Na volte all’anne
Düje cumanne;
‘na volte ‘u möse
sia congiöse;
ma tutt’i jurne
jì ‘nu laturne!

In italiano suona così:
Una volta all’anno, Dio comanda (è quasi un obbligo)
Una volta al mese sia concesso (è tollerabile)
Ma ogni giorno è una lagna (è insopportabile).

Il proverbio può applicarsi a qualsiasi argomento. Parlare di politica, giocare a carte, bere un bicchierino di liquore, frequentare la discoteca, fare bisboccia, abboffarsi di dolci, ecc.

Come tutti i proverbi invita alla moderazione o alla prudenza.

Nota linguistica: il participio passato del verbo concedere è congèsse= concesso e non congiöse. È stato adoperato congiöse per far rima con möse = mese.

Veramente in dialetto è un verbo inesistente: nessuno si sognerebbe di dire congiöde per concedere, accordare, acconsentire.
Tutt’al più si dice: dé, vébbù, o con termini moderni occhè (OK).

Quando si raccontavano episodi su Gesù, le parole di nostro Signore non si riportavano mai in dialetto: Egli diceva, ma con pronuncia nostrana: “sia congèsso”

Ringrazio la signora Pasquina Vairo per il suo simpatico suggerimento.

Filed under: Proverbi e Detti

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