Nen ce capisce a pèzz’u scitére.

Nen ce capisce  a pèzz’u scitére.

È un Detto antico quando si constatava, con costernazione, lo stato di povertà di una persona o di un qualsiasi dimora.

In pratica, alla lettera, significa che non si riesce a comprendere quale sia il tessuto originale acquistato dal pannazzére (venditore di stoffe), perché tante volte rattoppato con altre toppe.

Ringrazio gli amici Rinaldi e Caratù, autori del pregevole “Vocabolario di Manfredonia” i quali mi hanno inviato un grazioso commento, ove spiegano anche l’etimologia di scitére, sinonimo ormai desueto del vetusto pannazzére.

«Dal  proverbio si deduce che il nostro dialetto raccoglie anche termini arabi, oltre a immagini del tempo passato: la gente povera (ma laboriosa!) che indossava vestiti rattoppati mille volte (tanto da non poter capire quale fosse il tessuto originario!).
Ricordo ‘gli sciabbicaioli’ in mutandoni multicolori, quando tiravano a riva la sciabica,
Shitan,  in arabo (scritto con una sorta di disegno, come si esprimono gli arabi) vuol dire ‘tessuto, panno’, per cui l’attinenza è chiara. Il sinonimo è il noto ‘pannazzére‘ (voce dialettale adottata fino a mezzo secolo fa)».

Filed under: Proverbi e Detti

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