Sciaciòsce s.f. = Prozia
Indica la sorella del nonno o della nonna che, nelle famiglie patriarcali di una volta, rimasta zitella o vedova senza figli, veniva accolta in casa di un/una nipote.
Quindi era una zia per i genitori e una prozia per i figli.
La brava donna non voleva sembrare un sovrappeso e perciò si rendeva utile all’andamento della casa, prestandosi a stirare o a badare alla cucina o ai nipotini.
Quasi sempre era una figura positiva. Dolce e simpatica, prudente e riservata, poche parole e molti fatti. Soprattutto non interferiva mai nei fatti dei coniugi che la ospitavano.
Non esiste il termine corrispondente al maschile.
Con questa parola c’era un gioco di parole, quasi uno scioglilingua che diceva così:
Sciasciò, ‘a scìtte o ‘a scètte ‘a sciòtte?
Tradotto in parole comprensibili significa: Cara zia, la butti tu o la svuoto io l’acqua di cottura della pasta?
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