Cutüne

Cutüne s.m., top. = Pozzanghera

Pozza di acqua piovana, sporca e fangosa formatasi sulla strada o nei terreni.

Per estensione dice anche di stagno, laghetto al posto di ‘u léghe = il lago.

E cóste jì ‘nu léghe? cóste jì ‘nu cutüne! = E questo è un lago? Questo è una pozzanghera!

Esiste una masserìa in agro di Manfredonia detta proprio Cutüne, sulle mappe segnata come Cutino.

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1 Comment

  1. Il cutino, nel nostro dialetto, è la pozzanghera, come dice correttamente Tonino. Ma l’origine del termine si rifà a una formazione carsica tipica del nostro Gargano. A maggiore specificazione, riporto quanto scritto nel sito del Parco del Gargano:

    “Il territorio di Foresta Umbra pur contraddistinto da impluvi naturali è privo di corsi d’acqua a causa della natura carsica dell’area. In alcuni punti tuttavia, caratterizzati da fondo e pareti impermeabili, si raccolgono le acque meteoriche dando origine alla formazione dei cosiddetti Cutini dalla forma e dimensioni variabili. Il Cutino Scaranappe, è situato nel cuore della Riserva Naturale Biogenetica Foresta Umbra, a circa 730 m s.l.m. Ha una forma semi circolare di 12x6m circa ed una profondità massima nella zona centrale di circa 40 cm.

    Il Cutino occupa la parte centrale di una dolina, che raccoglie, attraverso delle canalette costruite dall’uomo, le acque di ruscellamento dai declivi circostanti. Il Cutino è provvisto di un muretto a secco, con due aperture, poste alle estremità dell’asse maggiore della pozza. Questo Cutino arginato da un muretto a secco, costruito dall’uomo, rappresenta nella sua tipologia la classica pozza d’acqua temporanea dei boschi mesofili, che durante la stagione calda si riduce notevolmente.”


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