Ragge s.m. = raggio, rabbia.
Come in italiano, alcuni vocaboli al maschile hanno un significato diverso da quello assunto al femminile.
1) Ragge, s.m. = Raggio. Più che come espressione geometrica è quello fisico della ruota del carro o della bicicletta. Anche i raggi solari si chiamano ràgge.
2) Ragge, s.m. = Impeto, forza, potenza di lancio. Solo nella locuzione idiomatica: pe tutt’i ràgge = con tutta la forza possibile. Sbàtte ‘u polepe pe tutt’i ràgge = Sbattere il polpo con tutta l’energia possibile.
3) Ragge s.f. = Rabbia. Rabbia, intesa come malattia dei cani, l’idrofobia.
Tenì ‘a ràgge = essere idrofobo.
4) Ragge s.f. = Rabbia, intesa come sinonimo di stizza, ira, collera, odio, irritazione, rancore. Tenì ‘na ràgge = Avere rancore, risentimento, ecc..
5) Ragge s.f. = Un “sapido” giudizio culinario, specie se il gusto del sale è predominante.
Jì saprüte ‘stu baccalà? È gustoso questo (intingolo di) baccalà? – Sì ‘na ràgge! = Sì, è salatissimo!
6) Ragge agg. = Ragia, specificamente riferito all’essenza di trementina, detta commercialmente acquaragia, acqua-ràgge, o, con linguaggio più tecnico, diluente deluènde. Usato dai tinteggiatori per diluire le vernici e risciacquare i pennelli dopo l’uso.
Mia nonna usava il termine “u currüfe”. Ma forse più per indicare il rancore che la rabbia
Io ho sentito spesso dire : ” a ragge ai chen ” riferito ad un sapore non gradito.
Il cattivo sapore è causato dall’uso eccessivo del sale!