Rattüse

Rattüse s.m.. = Voyeur, guardone

Il lodato Vocabolario Sabatini-Coletti dice: ” Chi, per una forma di perversione sessuale, ha l’abitudine di spiare le nudità e gli atti erotici altrui.”

È un soggetto che vive di pornografia. In cima ai suoi pensieri c’è solo il sesso. Ma solo nella sua fantasia….

Sono rattüse p er esempio quei guardoni che d’estate vanno alla spiaggia a mangiarsi con gli occhi le ragazze. Non sono capaci di attaccare discorso come una persona normale. “Io con quella ragazza farei questo, farei quello…” ma alla fine non fanno nulla.

Altro esempio di persone rattüse sono quelli che vanno a spiare le coppiette nei luoghi appartati.

I soggetti rattüse si vantano (e qui bisogna fare molte riserve), di essere dotati sessualmente, e di avere un’attività erotica intensa.   Attenzione. Chi si vanta di queste cose jì tutte füme e njìnde arróste. Chjacchjere vacande!   Il volpigno invece sa tacere.

Insomma sono esseri schifosi, viscidi, vermi luridi e vigliacchi.

Per oggi basta…se no me mètte a sfelé ‘a cröne = altrimenti mi metto a sgranare la corona del rosario, ad elencare una sfilza di improperi.

Questo termine è diffuso in tutto il Sud. Non so se lo è in questa forma anche altre parti d’Italia, dove pure esistono tali soggetti.

La derivazione del termine è di dubbia origine. Rattüse potrebbe derivare dal verbo latino radere che significa sfiorare o dall’aggettivo latino rapidum ovvero veloce. (dal web)

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