Püle

Püle s.m., s.f. = Pelo,pila,abbeveratoio.

1) Püle s.m. = Pelo. Struttura sottile e filamentosa presente sulla pelle dell’uomo e dei mammiferi. Si intende anche la capigliatura, specie nelle minacce.

Se vènghe allà, t’angàppe pe püle = Se vengo vicino a te ti afferro per i capelli.

Figuratamente quando qlcu dice che è attratto irresistibilmente dal pelo, manifesta le sue tendenze di donnaiolo. In questo caso è evidente la forza di attrazione che esercita il pelo di donna che tira i bastimenti a mare.

2) Püle s.f. = Pila. Generatore di corrente elettrica continua per la trasformazione di energia chimica in energia elettrica.
Tipo di pila a secco, con involucro metallico per lo più cilindrico o a forma di parallelepipedo, per alimentare piccoli apparecchi elettrici.

3) Püle s.f. = In italiano dicesi pilo, al maschile, e significa Acquasantiera o Fonte battesimale, conca, vasca in genere di pietra o di marmo. (Derivati: Pilozzo e Baciapile, religioso all’eccesso)

Da noi si intende una sorta di abbeveratoio per le bestie formato da un parallelepipedo rettangolare di pietra, scalpellato fino ad ottenere una specie di vasca da bagno, posto vicino al pozzo nelle campagne, usato per far dissetare le bestie da soma, le mandrie dei bovini e i greggi degli ovini.

Mio padre ne aveva una, nella sua bottega di fabbro, di media grandezza sempre piena di acqua. La usava per temperare i vomeri e le punte dei picconi dei tufaroli dopo averli stornati, cioè ridato il taglio martellandoli a caldo sull’incudine, e raffreddandoli repentinamente.

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