In medicina si definisce insulto un attacco, un accesso, un’insorgenza improvvisa e violenta di una manifestazione patologica. Per esempio: un insulto d’asma, un attacco cardiaco, infarto letale.
Puverjille, ‘nu crestiéne anziéne ò ‘vüte ‘nu nzólte e l’ànne truéte mùrte ‘nde la chése = Poveretto, un uomo anziano è stato colpito da un infarto ed è stato trovato morto in casa sua.
Era usato come improperio contro qlc manigoldo cui non si poteva controbattere in altro modo. La famosa “sendènze!”
T’uà venì ‘nu nzólte….t’uà venì jüne e bùne! = Ti deve colpire un attacco cardiaco! Ti deve insorgere uno solo, ma intenso!
Esiste una variante dell’anatema che non dà scampo: T’uà venì ‘nu nzólte malìgne! = Ti deve colpire un attacco cardiaco maligno, che non ti darà scampo!
Quale sinonimo le nostre nonne parlavano di delöre matröje = dolore supremo, come dire che è generato dalla madre (cattiva, la matrigna) di tutti i dolori, tipico dell’infarto cardiaco o dell’angina pectoris. Altre dicevano delöre matröne forse perché riportato male di bocca in bocca. Facile l’errore perché la pronuncia differisce solo nel finale, non accentato.